Ancora un episodio di minacce, ancora una volta veicolate dai social network. L'ultimo caso si è verificato in Puglia e riguarda i giornalisti del "Quotidiano di Puglia" e della "Gazzetta del Mezzogiorno", aggrediti per il loro lavoro sulla vicenda della diffusione della Xylella in Salento. A loro la vicinanza e la solidarietà dell'Assostampa regionale e della Federazione nazionale della stampa.
Minacce e social network: un binomio esplosivo, in
special modo se il bersaglio sono i giornalisti. Capita quasi ogni giorno,
ormai, ai cronisti italiani di venire attaccati o insultati attraverso Facebook
o Twitter. L’ultimo caso, in ordine di tempo, arriva dalla Puglia, dove
cronisti del “Quotidiano di Puglia” e della “Gazzetta del Mezzogiorno” sono
stati minacciati e diffamati sui social per via del lavoro svolto nella vicenda
della diffusione della Xylella in Salento.
«Esortiamo i colleghi ad intensificare i loro sforzi per far luce su una
questione così importante per il loro territorio, senza lasciarsi intimidire dalla
violenza di improvvisati scienziati e “leoni da tastiera” che spesso si agitano
nell’ombra dell’anonimato consentito dai social network», scrivono il
segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe
Giulietti, nell’esprimere la vicinanza e la solidarietà del sindacato ai
giornalisti salentini.
«Il rispetto della verità e il diritto dei cittadini ad essere correttamente
informati – proseguono i vertici della Federazione – sono i pilastri del buon
giornalismo e non saranno certo le minacce e le intimidazioni a fermare la
diffusione delle notizie».
Il sindacato è consapevole che il modo migliore per difendere chi subisce
questi attacchi è sollecitare la categoria a stringersi intorno a loro e diffondere
le inchieste che spesso costano caro in termini, se non altro, di tranquillità.
E al fianco dei colleghi resi oggetto in queste settimane di pesanti minacce e
diffamazioni si schiera anche l’Assostampa di Puglia, con il presidente, Bepi
Martellotta (in foto), che ricorda come «il diritto di cronaca e la libertà
della stampa non potranno certo essere fermati dalla pubblica gogna incitata da
qualche internauta né dai tanti agitatori, spesso nascosti nell'anonimato, che
stanno maldestramente tentando di esercitare pressioni sui giornalisti
pugliesi».
Com’è testimoniano anche le
vicende di Paolo Borrometi e Federica Angeli, insigniti dal presidente
Mattarella del prestigioso riconoscimento di Cavaliere al merito, l’importante
è non lasciare soli i colleghi minacciati.