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Internazionale 13 Apr 2007

Messico: depenalizzata la diffamazione, mai più carcere per i giornalisti

Il presidente messicano Felipe Calderon si è meritato l’elogio delle associazioni per la libertà d’informazione, firmando ieri una legge che depenalizza la diffamazione e la calunnia a mezzo stampa.

Il presidente messicano Felipe Calderon si è meritato l’elogio delle associazioni per la libertà d’informazione, firmando ieri una legge che depenalizza la diffamazione e la calunnia a mezzo stampa.

Grazie alla nuova regolamentazione, i giornalisti messicani che saranno riconosciuti colpevoli di diffamazione non rischieranno dunque più la detenzione, ma una sanzione pecuniaria e pene amministrative. Le associazioni di giornalisti hanno sottolineato che d’ora in avanti sarà più difficile da parte delle autorità controllare i reporter minacciando di rinchiuderli. “Stiamo facendo un passo storico nella lotta per consolidare e rafforzare il lavoro dei media”, ha detto Calderon al momento della firma della legge. “Grazie a questa riforma, i giornalisti potranno fare il proprio lavoro senza temere di venire incarcerati in seguito a una denuncia di quanti si sono sentiti offesi da un articolo”. (9Colonne)

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