Sabato 6 maggio, nell’ambito del Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo promosso dalla Tavola della pace, 7000 studenti provenienti da ogni parte d’Italia hanno incontrato papa Francesco.
Numerose le domande che alcuni dei ragazzi hanno potuto rivolgere al Pontefice. La violenza, le guerre, la distruzione e lo sfruttamento tra i temi posti all'attenzione del Santo Padre. L'amore, l'ascolto, il dialogo, l'educazione al centro delle risposte del Papa.
Con gli studenti anche insegnanti, amministratori locali e una delegazione di giornalisti. Tra i promotori del Meeting, insieme con il ministero dell’Istruzione e il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, c’erano infatti anche Articolo 21, Usigrai e Federazione nazionale della stampa italiana. Per il sindacato dei giornalisti era presente il presidente Giuseppe Giulietti.
«Abbiamo particolarmente apprezzato la riflessione del papa sull’inquinamento del linguaggio – ha detto il presidente della Fnsi – e sul “terrorismo delle chiacchiere”, sulle parole ostili, sulla scarsa illuminazione di tante periferie del mondo. Si tratta di temi cruciali per il futuro anche dell’informazione e sui quali da tempo abbiamo intrapreso un percorso di autonoma iniziativa. Per queste ragioni raccogliamo e facciamo nostro l’appello di papa Francesco e nei prossimi giorni incontreremo le varie associazioni, da Carta di Roma a Parole O_stili, che da tempo promuovono iniziative per contrastare i linguaggi dell’odio. Ragioneremo insieme su come portare questi temi nelle le scuole e, in quest’ottica, proporremo al ministro della Pubblica istruzione di promuovere nel prossimo anno scolastico eventi formativi che abbiano al centro il rispetto dell’altro, a partire dall’uso appropriato delle parole».
Agli organizzatori e ai partecipanti al meeting ha inviato un messaggio anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.