Trentasei ore: sarebbe questa la “vita media” di una notizia pubblicata on-line, stando a una ricerca condotta da un team di fisici statistici che hanno analizzato il modo in cui i lettori accedono ai contenuti informativi pubblicati su internet.
Albert Laszlo Barabasi, dell’Università di Notre Dame negli Stati Uniti, assieme a dei colleghi ungheresi ha calcolato che il numero di persone che leggono articoli sul web diminuisce secondo una funzione definita “power law”, che fa sì che dopo un giorno e mezzo dalla loro pubblicazione le news smettano in pratica di essere consultate. La breve vita di una notizia, combinata con la casualità del “percorso” che i lettori compiono quando visitano un portale di informazione, secondo i ricercatori implica che gli utenti possono facilmente mancare una notizia importante semplicemente non connettendosi al sito web nelle ore immediatamente successive al momento della pubblicazione. I risultati della ricerca dimostrano anche che i lettori leggono una particolare pagina web non solo perché “sembra interessante”, ma soprattutto per la sua facilità di accesso. “Un approccio del genere all’informazione on-line – sottolineano gli studiosi – può avere importanti aspetti commerciali, ma può rivelarsi fondamentale anche per capire come diffondere al meglio l’informazione via internet”. (9Colonne)