Domani, mercoledì 24 maggio, dalle 9.30 alle 10.30, il Consiglio nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana sarà in piazza di Montecitorio, a Roma, per chiedere a Governo e Parlamento provvedimenti concreti sui temi della lotta al precariato e del contrasto ai fenomeni delle querele temerarie e delle minacce ai cronisti.
«La Fnsi – spiegano il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti – ritiene che non vi siano segnali che lascino intravedere su queste materie soluzioni coerenti con gli impegni assunti dal Governo. Sulle querele temerarie non è ancora in discussione una norma che aiuti a contrastare il fenomeno. La proposta di legge sull’abolizione del carcere per i giornalisti giace ancora in Senato, in quarta lettura. Sui temi del lavoro, poi, è largamente condivisa la preoccupazione per il tentativo di stravolgere la legge di riforma dell’editoria senza affrontare i temi del rilancio del settore in tutte le sue componenti e del contrasto al lavoro senza diritti».
Per queste ragioni, la mobilitazione sarà la prima di una serie di iniziative per richiamare l’attenzione anche dell’opinione pubblica sui temi della libertà di stampa, che non riguardano soltanto i professionisti dell’informazione, ma anche il diritto dei cittadini ad essere informati.
Il presidio si terrà in concomitanza con la convocazione del Consiglio nazionale della Fnsi e con la partecipazione di delegazioni da tutte le regioni. Insieme con la Federazione della Stampa saranno in piazza anche i rappresentanti di Ordine; Inpgi; Casagit; Fondo complementare; Usigrai; Articolo21; Ordine dei giornalisti del Lazio; Pressing NoBavaglio; Unione giornalisti pensionati (Ungp); Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi); Unione nazionale cronisti (Unci); Commissione pari opportunità Fnsi; associazione di giornaliste GiULia; associazione "A mano disarmata"; associazione Amici di padre Dall'Oglio; associazione Amici di Roberto Morrione; associazione Carta di Roma; l'associazione per l'informazione, la comunicazione e la cultura Lgbt, Gaynet; Italians for Darfur; Libera informazione; i colleghi del Cdr dell’Unità e le giornaliste e i giornalisti che vivono sotto scorta: Michele Albanese, Federica Angeli, Paolo Borrometi.
Appuntamento alle 9.30 in punto in piazza di Montecitorio.