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Appuntamenti 19 Ott 2011

“L’islam in Italia tra fondamentalismo e islamofobia”

Nell’Italia di oggi, sempre più multiculturale e multireligiosa, la presenza dei musulmani è ormai una realtà consolidata e incontrovertibile. La fase di transizione, da immigrati di prima generazione a musulmani nati e cresciuti in Italia, è in avanzato stato di compimento. Il numero dei giovani con un background islamico che si affacciano sulla scena sociale nei diversi ambiti è in sensibile aumento. Ciononostante, l’Italia – Stato e società civile – non sta prestando la dovuta attenzione a questa presenza che, insieme ad altre realtà di minoranze culturali e religiose, sta trasformando sensibilmente il suo tessuto sociale.

Nell’Italia di oggi, sempre più multiculturale e multireligiosa, la presenza dei musulmani è ormai una realtà consolidata e incontrovertibile. La fase di transizione, da immigrati di prima generazione a musulmani nati e cresciuti in Italia, è in avanzato stato di compimento. Il numero dei giovani con un background islamico che si affacciano sulla scena sociale nei diversi ambiti è in sensibile aumento. Ciononostante, l’Italia – Stato e società civile – non sta prestando la dovuta attenzione a questa presenza che, insieme ad altre realtà di minoranze culturali e religiose, sta trasformando sensibilmente il suo tessuto sociale.

La religione islamica – seconda nel paese per numero di aderenti – è politicamente strumentalizzata, giuridicamente tralasciata e socialmente emarginata. Oggi di islam si parla prevalentemente in termini negativi e con i musulmani ci si relaziona spesso in maniera stereotipata e ideologica. Nel contesto storico attuale, questo orientamento è determinato in gran parte dalle dinamiche geopolitiche internazionali che si sono sviluppate dopo l’11 settembre 2001. Quella data in effetti ha segnato l’inizio della nuova èra politica di diffidenza e discriminazione nei confronti del mondo islamico. Tra i bersagli di tale politica ci sono i milioni di musulmani che oggi vivono in Occidente. Le leggi anti-velo, le campagne anti-moschee, i referendum anti-minareti... sono sintomi di un orientamento politico che tende a restringere il campo dei diritti e della cittadinanza per le minoranze islamiche in Europa.
La strumentalizzazione di queste minoranze ha fatto la fortuna dei partiti di destra premiati da un elettorato disorientato e terrorizzato da una propaganda ideologica e mediatica che da anni suona senza tregua l’allarme di un’avviata invasione islamica. Ciò ha generato da un lato un diffuso sentimento di islamofobia tra i cittadini europei (e non solo) e la chiusura su se stesse di diverse realtà islamiche. Tale chiusura ha favorito lo sviluppo e la diffusione di una visione radicale e fondamentalista in alcuni ambienti islamici (minoritari) in Europa.
In Italia, negli ultimi anni la “questione islamica” è diventata politicamente scomoda. Gli spazi di incontro e di riflessione costruttivi si sono drasticamente ridotti perché è una questione che riporta sempre e inevitabilmente ai temi dei diritti, della libertà religiosa, della cittadinanza: principi sanciti dalla nostra Costituzione. E l’integrazione della realtà islamica passa inevitabilmente attraverso la messa in pratica di questi principi, ma in Italia il mondo politico fa orecchie da mercante e mantiene un profilo basso.
Questo quadro preoccupante oggi ci interroga tutti: società civile, istituzioni, mondo politico e media. Oggi più che mai è doveroso affrontare razionalmente la “questione islamica”, rilanciare la sfida del confronto e del dialogo politico e sociale per integrare – nel senso positivo del termine – le comunità islamiche, per scongiurare il rischio di consegnare alle generazioni future una società multiculturale e multiconfessionale frammentata e conflittuale.
Con questo spirito, la rivista Confronti – da anni impegnata nella sensibilizzazione sui temi della diversità culturale, della libertà religiosa e della laicità – organizza nei giorni venerdì 21 e sabato 22 ottobre un convegno intitolato: L’islam in Italia tra fondamentalismo e islamofobia. Si tratta di uno spazio di riflessione, di testimonianza e di dibattito, alternativo a quello generalmente offerto dai media dominanti, che spesso affrontano il tema in maniera riduttiva e strumentale; ma allo stesso tempo vuole essere complementare a quello che altre piccole realtà come la nostra cercano faticosamente di diffondere in nome della non-discriminazione, della libertà e della democrazia.

IL PROGRAMMA

L’islam in Italia tra fondamentalismo e islamofobia
21/22 ottobre 2011
Convegno nazionale sull’islam in Italia promosso dalla rivista “Confronti”
Federazione Nazionale della Stampa Italiana
corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma

VENERDÌ 21 OTTOBRE

ore 14,30-16,00

Messaggio del Presidente della Camera dei Deputati
Gianfranco Fini

Anna Nardini
Coordinatore Ufficio Studi e Rapporti Istituzionali, Presidenza del Consiglio dei Ministri

Sandra Sarti
Direttore centrale degli affari dei culti, Ministero dell’Interno

Cecilia D’Elia
Assessore alla cultura della Provincia di Roma

Franco Siddi
Segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana

Giuseppe Giulietti
Portavoce di Articolo 21

coffee break

ore 16,30-19,30

Occidente e oriente islamico: pregiudizi e fondamentalismi

Mahmoud Salem Elsheikh
Università di Firenze

Giulio Soravia
Università di Bologna

Paolo Naso
Sapienza - Università di Roma

Renzo Guolo
Università diPadova

coordina

Gian Mario Gillio, direttore di Confronti

dibattito

SABATO 22 OTTOBRE

ore 9,30-12,30

La donna musulmana tra identità e integrazione

Shahrazad Houshmand
Teologa

Patrizia Khadija Dal Monte
Vice presidente dell’UCOII

Maria Immacolata Macioti
Sapienza - Università di Roma

Karima Moual
Giornalista, presidente di Genemaghrebina

coordina

Carmelina Chiara Canta, Università Roma Tre

coffee break

dibattito

ore 14,30-19,00

Comunità islamica e spazio pubblico italiano

Stefano Allievi
Università di Padova

Abdellah Redouane
Segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia

Izzedin Elzir
Presidente dell’UCOII

Yahya Pallavicini
Vicepresidente della COREIS

Brunetto Salvarani
Direttore di CEM Mondialità

coordina

Mostafa El Ayoubi, caporedattore di Confronti

dibattito

ore 19 chiusura lavori

 

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