'Che problema hai? Ti puzza la vita?'. E ancora: 'Noi sappiamo tutto di te, di tua moglie, anche di come ti vesti…'. Minacce in libertà che si leggono sul profilo Facebook di Lorenzo Tosa, giornalista che per tre anni è stato al centro della comunicazione del M5S in Liguria, ma che nei giorni scorsi ha deciso di lasciare l'incarico e il Movimento spiegando in rete e con una lettera a Repubblica il motivo del suo gesto. La reazione, sui social, è stata una gragnuola di minacce, sempre grevi alcune realmente preoccupanti.
«Queste minacce non sono solo un attacco all'articolo 21 della Costituzione che garantisce a tutti i cittadini, e dunque anche a quelli che fanno o hanno fatto parte del M5S, libertà di critica, di parola e il diritto di essere informati. Le minacce che riguardano Lorenzo Tosa mettono a rischio la sua libertà personale, la sua famiglia e il suo futuro», commenta l'Associazione Ligure dei Giornalisti nel dare la notizia.
«Un comportamento inaccettabile che dovrà essere portato all'attenzione delle Forze dell'Ordine e della magistratura», prosegue l'Assostampa che fin da questo momento si schiera al fianco di Lorenzo Tosa. «Lo appoggeremo in ogni iniziativa, legale e giudiziaria, vorrà intraprendere contro i seminatori di odio e contro chi lo sta minacciando per respingere con forza ogni intimidazione e ogni tentativo di impedire i diritti stabiliti dalla Costituzione. Il sindacato ligure dei giornalisti si opporrà in ogni sede al metodo delle ingiurie e delle minacce, al bavaglio».