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Internazionale 04 Lug 2007

Liberato dopo 114 giorni Alan Johnston il giornalista della Bbc rapito a Gaza Il sollievo del premier britannico, Gordon Brown e della Bbc: "Notizia meravigliosa" Un messaggio di solidarietà dalla Fnsi

È stato liberato nella notte e ha già lasciato la striscia di Gaza Alan Johnston, il giornalista della Bbc rapito il 12 marzo. Il rilascio è avvenuto nella città di Gaza e "in modo pacifico", hanno riferito fonti di Hamas.

È stato liberato nella notte e ha già lasciato la striscia di Gaza Alan Johnston, il giornalista della Bbc rapito il 12 marzo. Il rilascio è avvenuto nella città di Gaza e "in modo pacifico", hanno riferito fonti di Hamas.

I rapitori, appartenenti a un piccolo gruppo palestinese vicino ad Al Qaeda che si fa chiamare l'Esercito dell'Islam, lo hanno consegnato ai dirigenti di Hamas, il movimento islamico che controlla la striscia di Gaza. Il rilascio, mediato da un religioso musulmano locale, è stato preceduto da uno scambio di prigionieri, con l'Esercito dell'Islam che ha rimesso in libertà nove studenti e Hamas che ha liberato alcuni membri dell'Esercito dell'Islam. Johnston ha varcato il valico di Erez, tra la striscia e Israele, a bordo di un'auto del consolato britannico e ha raggiunto Gerusalemme accompagnato dal capo dell'ufficio locale della Bbc, Simon Wilson. In giornata raggiungerà Tel Aviv per imbarcarsi su un volo per Londra. Il reporter scozzese, che ha compiuto 45 anni durante il sequestro, è apparso pallido e molto stanco. "È la cosa più fantastica essere libero", ha commentato in una conferenza stampa affiancato dal destituito premier dell'Anp, Ismail Haniyeh. Johnston ha ringraziato quanti si sono impegnati per la sua liberazione e ha affermato che i 114 giorni di prigionia sono stati "un'esperienza terrificante", anche per le minacce subite. La settimana scorso i sequestratori si erano detti pronti a ucciderlo se non fossero stati liberati alcuni detenuti rinchiusi nelle carceri della Gran Bretagna e di altri Paesi e avevano diffuso un video in cui Johnston indossava una cintura esplosiva. "È stato come essere sepolto vivo", ha raccontato, i sequestratori erano gente "pericolosa e imprevedibile". Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha espresso la sua gioia per la liberazione e ha affermato che la conclusione di questa vicenda dimostra che il movimento islamico è riuscito a riportare l'ordine nella striscia di Gaza. "Siamo riusciti a chiudere questo capitolo che ha gravemente danneggiato l'immagine del nostro popolo", ha dichiarato dall'esilio di Damasco, "gli sforzi di Hamas hanno permesso la liberazione di Johnston". Meshaal ha lanciato una frecciata alla fazione palestinese rivale di Fatah, che il mese scorso è stata cacciata da Gaza: "Si vede la differenza tra l'era in cui un gruppo incoraggiava e promuoveva l'anarchia nella sicurezza e il caos e l'attuale situazione in cui Hamas cerca di stabilizzare la sicurezza". Entrato nel 1991 alla Bbc e assegnato da tre anni stabilmente a Gaza , Johnston aveva già fatto esperienze in zone a rischio come l'Afghanistan e l'Uzbekistan. Per la sua liberazione si erano mobilitati anche i colleghi palestinesi con numerose manifestazioni. (AGI/REUTERS/AFP) Il premier britannico, Gordon Brown, ha accolto con soddisfazione "la buona notizia della liberazione di Alan Johnston". "È un grande sollievo per la famiglia e gli amici e per tutti coloro che hanno lavorato per vederlo libero", ha dichiarato il titolare di Downing Street. ioia e sollievo, ovviamente, anche alla Bbc: "Siamo felicissimi ed estremamente sollevati che il nostro amico e collega sia stato liberato - si legge in un comunicato - è una meravigliosa notizia per la famiglia, gli amici, i colleghi e tutti coloro che nel mondo hanno manifestato il loro sostegno negli ultimi 114 giorni". L'emittente britannica ha rivolto un ringraziamento "a quanti hanno lavorato senza sosta, a Londra e in Medio Oriente, per assicurare il rilascio". (AGI/REUTERS/AFP) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, ha inviato un messaggio al Presidente del Sindacato dei giornalisti britannici NUJ, Jeremy Dear, e al Presidente e al Segretario Generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti, Jim Boumelha e Aidan White, nel quale esprime la gioia dei giornalisti italiani per la liberazione del collega della BBC Alan Johnston in Palestina. La Fnsi ha vissuto gli ultimi quattro mesi con grande preoccupazione ed ansia il sequestro di Alan partecipando alle iniziative di mobilitazione internazionale promosse per la sua liberazione. Purtroppo il problema dei sequestri dei giornalisti nelle aree di conflitto resta drammaticamente aperto, ma sarebbe un errore qualunque iniziativa delle istituzioni nazionali ed internazionali volta a limitare la possibilità di movimento degli inviati e dei corrispondenti. La libertà dell’informazione si garantisce con la possibilità concreta per i giornalisti di svolgere nella massima sicurezza possibile il ruolo di testimoni della realtà”.

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