«Molte decine di giornalisti toscani hanno risposto all’invito della Fnsi a manifestare contro la “legge bavaglio”, ossia il provvedimento già approvato dalla Camera, e ora all’esame del Senato per impedire la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare». Lo afferma l’Assostampa toscana in un comunicato in merito al flash mob che si è tenuto davanti alla Prefettura di Firenze martedì 23 gennaio 2024.
Al termine della mobilitazione, il presidente dell’Associazione stampa Toscana, Sandro Bennucci e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini, hanno consegnato alla prefetta di Firenze Francesca Ferrandino una lettera-appello per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinchè non firmi un provvedimento legislativo palesemente incostituzionale. Di seguito il testo della lettera:
«Lo scorso dicembre, la Camera dei deputati ha approvato un emendamento del deputato Enrico Costa per modificare il codice di procedura penale e vietare la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelari fino alla fine dell’udienza preliminare. Se la norma dovesse essere approvata anche in Senato ci troveremmo di fronte a un provvedimento che vuole imbavagliare l’informazione, limitando l’attività dei giornalisti ma soprattutto colpendo il diritto dei cittadini ad essere informati.
Il testo approvato alla Camera costituisce una gravissima violazione dell’articolo 21 della Costituzione e va oltre la direttiva europea che non vieta in alcun modo la pubblicazione degli atti di indagine. Per questo la Federazione nazionale della Stampa, l’Associazione della Stampa Toscana e l’Ordine dei giornalisti della Toscana rivolgono un appello al Presidente della Repubblica affinché non firmi una legge con una norma di questo tipo.
I giornalisti toscani sono pronti a mobilitarsi con tutta la categoria fino allo sciopero generale per rivendicare la dignità della professione ma soprattutto per ribadire il diritto dei cittadini ad avere una corretta informazione».