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Cpo-Fnsi 08 Mag 2006

Le giornaliste alle parlamentari: un impegno trasversale per cambiare davvero

Buon lavoro a tutte le elette. Ora però è vostro compito far crescere la presenza di donne nelle istituzioni. Vi “scriviamo” l’agenda e poi resteremo al vostro fianco.

Buon lavoro a tutte le elette. Ora però è vostro compito far crescere la presenza di donne nelle istituzioni. Vi “scriviamo” l’agenda e poi resteremo al vostro fianco.

“Purtroppo non sono “tante quanti”, la formula che piace a noi giornaliste della Commissione Nazionale Pari Opportunità per indicare la corretta rappresentanza di genere in tutti gli organismi, politici e sindacali. Ma, rispetto allo sconfortante panorama della passata legislatura e nonostante le difficoltà imposte da una legge elettorale che impedisce di scegliere chi siano i nostri e le nostre rappresentanze in Parlamento, è cresciuto il numero delle elette nelle recenti elezioni politiche. Per lo meno liberando l’Italia dal suo imbarazzante primato negativo nella rappresentanza femminile nelle istituzioni. Ora sono il 15% alla Camera, dov’erano soltanto il 6% nella passata legislatura, il 12,7% al Senato rispetto all’8% di prima. Nel giorno in cui le Camere si riuniscono per votare il nuovo presidente della Repubblica, ricordiamo che la Cpo si è sempre battuta per una presenza femminile nei più alti incarichi istituzionali. Non ci fermiamo ai segnali: tocca a voi, donne elette, lavorare adesso perché il prossimo mandato parlamentare sia quello della svolta. Perché sappiate creare quella lobby femminile che, muovendosi anche oltre gli steccati dei partiti e degli schieramenti, garantisca un’azione coordinata e attenta su tutti i temi di interesse delle donne, dal lavoro al rispetto dei diritti, al fine di consentire a tutti i cittadini quella reale eguaglianza di opportunità prevista dalla Costituzione. Il primo vostro impegno non potrà che avvenire sui nuovi meccanismi di rappresentanza, nelle istituzioni e nelle consultazioni elettorali. Varando una legge sulle cosiddette Quote Rosa – a cui noi della Cpo/Fnsi abbiamo dato oltre a un’anima anche un corpo attraverso il personaggio-simbolo di Rosa Quote – , che sia in vigore già dalle prossime consultazioni elettorali. Intanto ovviamente confidiamo che il governo che andrà a formarsi tenga conto che l’elettorato che lo ha portato alla guida del Paese è composto da 24 milioni di donne e 22 di uomini. A nostra volta accentueremo l’impegno per promuovere, sui media italiani, ogni vostra iniziativa mirata al riequilibrio di genere. L’avevamo scritto durante la campagna elettorale ai segretari di partito, con lettere aperte, quindi ripetuto in occasioni pubbliche e in documenti: noi giornaliste vogliamo poter scrivere sempre di più delle donne. Dateci le occasioni. Buon lavoro a tutte le elette. E complimenti a quelle già nominate al vertice dei gruppi parlamentari: un altro segnale importante. Le giornaliste della Commissione Pari Opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana vi chiedono semplicemente di credere ed operare perché altre donne siano con voi alle Camere, nelle amministrazioni locali, in tutti i luoghi dove si discute e si decide come meglio far vivere le italiane e gli italiani.”

@fnsisocial

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