L’Associazione Stampa Romana denuncia gli atti ritorsivi dell’emittente Telepace, che ha deciso la serrata estiva della programmazione giornalistica nei propri palinsesti, e solidarizza con i colleghi della redazione che hanno proclamato cinque giornate di sciopero, contro il “congelamento” del proprio lavoro
L’Associazione Stampa Romana denuncia gli atti ritorsivi dell’emittente Telepace, che ha deciso la serrata estiva della programmazione giornalistica nei propri palinsesti, e solidarizza con i colleghi della redazione che hanno proclamato cinque giornate di sciopero, contro il “congelamento” del proprio lavoro, contro la decisione di sospendere il fiduciario di redazione, con motivazioni infondate e illegittime, contro il tentativo di emarginare un noto collega che per primo si è esposto in difesa dei diritti – non solo professionali – della redazione. La sospensione di cinque giorni decisa proprio all’indomani dello sciopero nazionale – il primo nella storia dell’emittente – colpisce insieme al suo fiduciario tutta la redazione, dopo le denunce di abusi e illegittimità contrattuali, legali, dontologiche ed etiche all’interno dell’emittente: denunce che il fiduciario e i colleghi hanno portato avanti senza mai venire meno alla lealtà e al rispetto nei confronti del Direttore. Con questo pacchetto di scioperi la redazione reagisce alle minacce di chiusura dell’emittente, alla completa mancanza di relazioni sindacali, agli atti unilaterali dell’azienda, alle ritorsioni che hanno visto - oltre all’attacco al fiduciario – i ripetuti tentativi di isolare dalla redazione e l’esclusione da ogni trattativa del giornalista che ha impegnato la sua notorietà a sostegno dei diritti dei colleghi, e che i colleghi sostengono pienamente. Il Sindacato è al fianco dei giornalisti di Telepace in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere. In segno di solidarietà con lo sciopero anche i più autorevoli collaboratori di Telepace hanno deciso di sospendere la proprie rubriche.