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Internazionale 03 Giu 2009

L'assemblea generale dell'Associazione ClubMediaItalie lancia un appello ai giornalisti europei perché promuovano un giornalismo di qualità

I giornalisti europei riuniti per l'assemblea generale dell'associazione ClubMediaItalie nella sede dell'EuroVision di Ginevra lanciano un appello a tutti i colleghi, alle istituzioni europee, ai ministri degli esteri di Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo e Principato di Monaco sulla necessità di proteggere e di promuovere un giornalismo europeo di qualità come cemento della democrazia europea.

I giornalisti europei riuniti per l'assemblea generale dell'associazione ClubMediaItalie nella sede dell'EuroVision di Ginevra lanciano un appello a tutti i colleghi, alle istituzioni europee, ai ministri degli esteri di Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo e Principato di Monaco sulla necessità di proteggere e di promuovere un giornalismo europeo di qualità come cemento della democrazia europea.

Da troppi anni assistiamo all'erosione del giornalismo di qualità frutto della riduzione degli uffici di corrispondenza, dello scemare della retribuzione e dell'aumento del precariato dei giornalisti free lance, vittime di un processo di svalutazione del mestiere della comunicazione. Siamo consapevoli della profonda crisi che si manifesta in tanti settori chiave della società, ma crediamo che proprio il proliferare di una dimensione giornalistica improvvisata, prona ai cliché, che non controlla le fonti, che plaude al pensiero unico sia un elemento di retrocessione per tutti e contribuisca a peggiorare la situazione generale. Cogliamo l'occasione delle elezioni europee per ricordare la necessità di un'informazione chiara ed oggettiva sui programmi e gli obiettivi perseguiti. Per noi, giornalisti che crediamo nell'Europa è l'occasione per ricordare il rispetto della costruzione europea al di là dei sistemi nazionali. L'altro grande obiettivo è lo sviluppo di un giornalismo europeo che parli le lingue depositarie delle culture fondanti dell'intero occidente. Di un giornalismo che, di fronte alla globalizzazione, non partecipi all'annegamento di queste culture. Al Governo italiano chiediamo di ripensare al ruolo degli italiani all'estero in una logica di modernità e non di retroguardia: una svolta che contribuisca a dare al giornalismo italiano un carattere di forte apertura verso l'estero e il mondo globalizzato di internet. L'eco positiva e l'adesione che gli interventi di ClubMediaItalie hanno riscontrato dimostrano che il giornalismo italiano può diventare una vetrina valorizzante del sistema Italia, a condizione di aprirsi alle realtà degli altri paesi. Per questo vogliamo oggi promuovere un coordinamento con le altre associazioni in una logica di aggregazione crescente e di riflessione permanente sul comunicare oggi e sull'evoluzione del giornalismo del futuro. Francia, Belgio, Principato di Monaco, Svizzera, Lussemburgo sono gli stati davanti ai quali poniamo la nostra intenzione di dialogo per costruire insieme una nuova dimensione dell'informazione depositaria dei valori della democrazia e della pace. Ai nostri due organismi maggiori di riferimento Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Ordine Nazionale dei Giornalisti chiediamo di sostenere uno sforzo di coordinamento internazionale per qualificare la presenza del giornalismo italiano ovunque sia possibile nel mondo. Allo scopo siamo pronti a dare la nostra collaborazione, ad allargare la nostra rete dimensionando una comunità che sia viva fonte di entusiasmo e di fermento professionale positivo. Ringraziamo la EBU di Ginevra, il suo Direttore Generale Jean Réveillon, Giacomo Mazzone, Lorenzo Del Boca, Franco Siddi, tutti i nostri iscritti e tutti coloro che si uniranno a sostegno dei nostri sforzi. CLUBMEDIAITALIE Ginevra 30 maggio 2009 www.clubmediaitalie.org

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