Continuano, sull'isola di Lampedusa, le aggressioni contro la stampa impegnata a raccontare gli sbarchi dei migranti. Dopo l'episodio di mercoledì 4 luglio 2023, che ha visto coinvolti il giornalista del Tg1 Lorenzo Santorelli e la sua troupe, il 5 luglio è toccato ad un operatore di Mediaset e a un giornalista di Italpress e Agtw. All'operatore di Mediaset, che si trovava sul molo Favarolo per raccontare gli ultimi sbarchi, è stata strappata la telecamera e colpito con un calcio alla schiena. Il giornalista di Italpress e Agtw invece è riuscito a schivare una pietra lanciatagli contro mentre si trovava in auto al termine di un giro di perlustrazione dell'isola.
Al fianco dei colleghi aggrediti si sono schierati il segretario provinciale di Assostampa Agrigento, Gero Tedesco, e il segretario regionale di Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto: «Quello che sta accadendo a Lampedusa, con le forti limitazioni all'esercizio dell'attività d'informazione da parte delle forze dell'ordine e le aggressioni fisiche e verbali a danno dei giornalisti, è grave e non tollerabile. Pur comprendendo la necessità di garantire il rispetto della privacy dei migranti, e consapevoli dell'esasperazione dei lampedusani, che convivono da tempo col fenomeno migratorio e con le conseguenti ricadute anche economiche dovute alla contrazione dei turisti, chiediamo al Prefetto e al Questore di Agrigento di attivarsi immediatamente affinché sia assicurato l'esercizio del diritto d'informazione, previsto dall'articolo 21 della Costituzione, consentendo ai giornalisti di documentare e raccontare i fatti di cronaca che avvengono in queste ore sull'isola».
Tedesco e Rizzuto hanno poi concluso: «Stigmatizzando gli spiacevoli episodi delle ultime 48 ore, con tre diverse aggressioni subite dai colleghi delle redazioni di Rai, Mediaset e Italpress, invitiamo poi le autorità preposte a prendere tutte le misure necessarie a garantire l'incolumità di cronisti e operatori e a vigilare affinché siano evitati ulteriori atti di intimidazione o, peggio, di aggressione fisica nei confronti della stampa».
Il prefetto di Agrigento Filippo Romano, ha annunciato che sabato 7 luglio si terrà «una riunione di coordinamento con la Questura e le forze di polizia per l'esame della situazione di Lampedusa. I primi accertamenti sull'isola evidenziano che si tratta di comportamenti delinquenziali di pochi individui mossi, probabilmente, da intenti perturbatori».
Romano ha poi aggiunto: «Il governo sta lavorando assiduamente per ridurre la pressione migratoria su Lampedusa e, in ogni caso, garantisce continui trasporti verso la terraferma, alleggerendo l'hotspot ogni qual volta questo si riempia. Al contempo stiamo creando un punto di raccolta e partenza dei pullman a Porto Empedocle e abilitando sia questo, sia le stesse navi all'effettuazione dei controlli e dell'identificazione dei migranti. Il tutto assicurando loro dignità e assistenza. Abbiamo appena stipulato un contratto a carico dello Stato per i rifiuti speciali e i servizi necroforici, e stiamo lavorando per liberare il Comune di Lampedusa da qualsiasi peso relativo alla gestione dell'hotspot. La situazione – ha concluso il prefetto - è già molto migliorata e molto ancora migliorerà nel prossimo futuro. Le aggressioni alla stampa, oltre a essere atti criminali, sembrano strumentalizzazioni di chi evidentemente non gradisce la soluzione dei problemi».