Le Commissioni pari opportunità della Fnsi e dell'Usigrai e l'esecutivo del sindacato dei giornalisti del servizio pubblico «accolgono con favore l'apertura dell'azienda al ripristino delle sostituzioni per maternità». La disponibilità dell'azienda di viale Mazzini è stata registrata nell'incontro avvenuto lunedì 26, su intervento della consigliera nazionale di parità Francesca Cipriani, con il responsabile delle Risorse umane Rai, Paolo Galletti, e alla presenza delle rappresentanze di Fnsi e Usigrai.
«Quella delle sostituzioni delle colleghe in maternità – spiegano le Cpo – è una buona pratica a sostegno della genitorialità, prevista dal contratto di lavoro che richiama espressamente la legge 151, abbandonata dalla Rai negli ultimi anni a causa dell'esaurimento dei bacini di giornalisti a tempo determinato a cui attingere. Con l'effetto, oltre tutto, di produrre pesanti ricadute sui maggiori carichi di lavoro delle redazioni, tanto più se piccole. Un ostacolo che oggi potrebbe essere superato grazie all'ultima selezione pubblica che rende disponibili nuove risorse».
Sostenere la genitorialità e il diritto delle madri a una maternità serena «è un impegno del sindacato delle giornaliste e dei giornalisti, tanto più cogente – prosegue la nota – nell'azienda di servizio pubblico, la Rai, chiamata a dare il buon esempio in linea con le politiche nazionali di contrasto della denatalità e di sostegno alla famiglia».
Soddisfazione, dunque, delle Commissioni pari opportunità di Fnsi e Usigrai che prendono atto dell’impegno assunto dal responsabile delle Risorse umane a ripristinare la prassi delle sostituzioni di maternità, previa verifica di soluzioni organizzative alternative (cioè possibili coperture interne con diversa dislocazione della forza lavoro) e a proseguire il confronto in sede aziendale per verificare che i propositi si traducano in azioni concrete.