CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Contratti 11 Gen 2006

La Giunta della Fnsi conferma le assemblee regionali e ribadisce la volontà di lotta, anche con scioperi nelle prossime settimane: “Non rinunciamo al dialogo, ma la posizione della Fieg è per ora inaccettabile”

La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Giunta della Fnsi, che si è riunita oggi insieme alla Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, ha esaminato la situazione dei rinnovi contrattuali, sottolineando la preoccupazione del Sindacato dei Giornalisti per le grandi difficoltà nella vertenza con la Federazione degli editori e nella vicenda che riguarda il negoziato per gli uffici stampa del pubblico impiego.

La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Giunta della Fnsi, che si è riunita oggi insieme alla Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa, ha esaminato la situazione dei rinnovi contrattuali, sottolineando la preoccupazione del Sindacato dei Giornalisti per le grandi difficoltà nella vertenza con la Federazione degli editori e nella vicenda che riguarda il negoziato per gli uffici stampa del pubblico impiego.

La Giunta ha confermato il percorso di mobilitazione e di lotta deciso, a larga maggioranza, dal Consiglio Nazionale del 20 dicembre scorso. Sin dai prossimi giorni si svolgeranno assemblee e manifestazioni a livello regionale con la partecipazione dei dirigenti della Fnsi, riunioni delle Consulte sindacali, dibattiti ed iniziative che coinvolgeranno, oltre che i fiduciari e i cdr, in particolare i giornalisti freelance e la vasta area del precariato. Sono anche previste riunioni dei coordinamenti dei giornalisti dei periodici e dell’emittenza radiotelevisiva nazionale e, subito dopo questa fase, la Conferenza nazionale dei Comitati e dei Fiduciari di redazione alla quale parteciperà anche la Commissione Contrattuale Fnsi-Fieg. La gravità della posizione degli editori è testimoniata, oltre che dall’interruzione delle relazioni sindacali con la Fnsi, anche dall’attacco all’autonomia dell’Inpgi al quale viene contestato l’esercizio dell’obbligo di legge della vigilanza per la denuncia delle violazioni nei versamenti contributivi da parte delle aziende, negando con questo pretesto l’avvio della riforma previdenziale. A cavallo delle festività di fine anno, la Fieg ha anche contestato il diritto di tutti i giornalisti, ed in particolare delle colleghe e dei colleghi con contratto dell’emittenza radiotelevisiva locale Aeranti-Corallo, di essere iscritti al Fondo di Previdenza complementare. Le prossime iniziative saranno anche occasioni utili per fare il punto della situazione del mondo dell’informazione all’inizio di quella che si annuncia come una dura campagna elettorale nella quale devono trovare giusta e ampia collocazione i temi del pluralismo dell’informazione, dell’autonomia dei media, del diritto di cronaca e delle regole antitrust. La Giunta ha, tra l’altro, discusso e approvato le proposte di una iniziativa sul tema delle regole nei dibattiti elettorali tra i leader degli schieramenti, e di organizzare un seminario di discussione con l’Ordine dei Giornalisti sulla riforma dell’accesso alla professione prevista dal decreto governativo recentemente approvato. Per tutte queste ragioni la Segreteria della Fnsi, anche contemporaneamente alle iniziative nazionali e regionali di mobilitazione, potrà proporre alla Giunta l’attuazione di una parte o di tutto il pacchetto di 7 giornate di sciopero proclamato dal Consiglio Nazionale. E’ quindi possibile che gli scioperi siano decisi per le prossime settimane in relazione all’evoluzione delle situazioni contrattuali. La Fnsi ha ricercato e ricerca con ostinazione la strada del dialogo e del confronto in tutte le sedi dove sia possibile riannodare le fila del negoziato. Il sindacato dei Giornalisti è però determinato a riaffermare la volontà di assicurare condizioni minime di dignità professionale e di salario alle migliaia di giornalisti precari e di contrastare l’applicazione selvaggia delle nuove forme di flessibilità del lavoro giornalistico che gli editori cercano di imporre”.

@fnsisocial

Articoli correlati