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Internazionale 18 Ott 2007

La Bbc annuncia un taglio di 1800 posti di lavoro

La tv britannica Bbc annuncia un drastico taglio da 1.800 posti per far fronte a un buco di 2,8 miliardi di euro. I sindacati hanno già proclamato una serie di scioperi per protestare contro la decisione

La tv britannica Bbc annuncia un drastico taglio da 1.800 posti per far fronte a un buco di 2,8 miliardi di euro. I sindacati hanno già proclamato una serie di scioperi per protestare contro la decisione

Il taglio, il più grosso mai visto alla Bbc nei suoi 85 anni di storia, colpirà soprattutto le redazioni giornalistiche e il settore della programmazione televisiva, cioè il cuore della tv pubblica inglese. «Avremo una Bbc più piccola - spiega il direttore generale Mark Thomson - ma più focalizzata sulla qualità e sui contenuti, cioè su quello che fa la differenza nell'audience». Il piano prevede prevede un taglio di 2.500 posti nei prossimi sei mesi, che verrà riequilibrato da 700 nuove assunzioni, per un totale complessivo di 1.800 esuberi, di cui 490 tra i giornalisti e gli affari correnti. Il trust pubblico che governa la Bbc ha già approvato il piano di Thomson, che punta a risparmiare suoi costi per far fronte a un buco di 2 miliardi di sterline, creatosi nel gennaio scorso, quando il governo ha deciso un aumento del canone televisivo per i prossimi sei anni inferiore alle necessità del gruppo, che deve far fronte al difficile e costoso passaggio verso la tv digitale. Oltre al drastico taglio dei posti di lavoro, il piano di Thomson prevede anche la cessione dello storico quartier generale londinese, la riduzione del 10% dei nuovi programmi per i prossimi 6 anni e un target annuale di risparmi sull'efficienza gestionale del 3%, sempre per 6 anni. Inoltre il gruppo fonderà i servizi giornalistici di tv, radio e Internet in un unico contenitore. Nei suoi 85 anni di storia la Bbc ha costruito intorno a sè una vera e propria leggenda, per l'indipendenza della sua gestione, la qualità della produzione televisiva e radiofonica, l'obiettività della sua informazione e l'alto livello culturale dei suoi programmi. Negli ultimi tempi però è incorsa in una serie di infortuni che hanno incrinato i rapporti col governo, che comunque resta il suo azionista e non hanno certo giovato alla sua reputazione. Il primo episodio è stata l'accusa, lanciata al governo Blair, di avere deliberatamente esagerato («sexed up») la minaccia atomica irachena, per favorire l'ingresso in guerra con Baghdad. Una commissione governativa, tra mille polemiche, ha definito prive di fondamento le accuse della Bbc, costringendo due top manager alle dimissioni. Poi si è scoperto che un quiz televisivo era truccato e, più di recente, la Bbc ha dovuto scusarsi pubblicamente per aver truccato al monaggio le immagini di un documentario, lasciando erroneamente credere che la regina Elisabetta si fosse arrabbiata con la celebre fotografa americana Annie Leibovitz. (AGI)

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