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Internazionale 16 Lug 2007

Iraq, negli Usa aumentano i quotidiani favorevoli al ritiro

Dopo l’editoriale con cui il New York Times si è schierato apertamente a favore di un rapido ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq, si sono moltiplicati gli interventi nella stessa direzione sui giornali americani.

Dopo l’editoriale con cui il New York Times si è schierato apertamente a favore di un rapido ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq, si sono moltiplicati gli interventi nella stessa direzione sui giornali americani.

Il Philadelphia Inquirer ha pubblicato un editoriale intitolato "Getting Out of Iraq," in cui dichiara: "I principi di Bush gli impediscono di cambiare la sua politica in Iraq e far tornare al più presto a casa le truppe statunitensi. I membri del Congresso devono prendere la situazione in mano e agire da adulti”. Secondo il quotidiano di Filadelfia, Capitol Hill dovrebbe ascoltare le raccomandazioni dello studio bipartisan dell’Iraq Study Group, che consiglia il ritiro dei soldati Usa nel 2008. Un altro giornale, il Detroit Free Press ha scritto venerdì: "E’ comprensibile che sia difficile per il presidente ammettere che l’Iraq sia una 'causa persa’. E Bush ha ragione nel dire che i presidenti sono eletti per fare ciò che è giusto, non ciò che è popolare. Ma non è giusto continuare una guerra costosa che non dà risultati. E’ ora di cominciare a tirar fuori l’America dall’Iraq”. Oggi il Sacramento Bee, pur non parlando di ritiro, critica i piani del presidente, mentre all’inizio della settimana il Wichita Eagle (del Kansas), che pure aveva appoggiato l’elezione di Bush nel 2004, si è pronunciato a favore dell’abbandono dell’Iraq. Il Boston Globe, che non è mai stato d’accordo col ritiro, ha scritto martedì: “E’ ora che il presidente Bush guardi in faccia la realtà e cominci a pensare al modo migliore di ridurre le truppe Usa in Iraq e il loro ruolo nei combattimenti”. (9Colonne)

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