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Internazionale 22 Ott 2007

Internet, gli Usa stanno perdendo il primato

Agli albori della Net economy, erano gli Stati Uniti a dettare legge. Oggi sono altri Paesi a guidare la crescita e gli Usa stanno diventando sempre meno “rilevanti”.

Agli albori della Net economy, erano gli Stati Uniti a dettare legge. Oggi sono altri Paesi a guidare la crescita e gli Usa stanno diventando sempre meno “rilevanti”.

E’ quanto ha dichiarato il managing director del team di ricerca sulla tecnologia globale della Morgan Stanley, Mary Meeker, nel suo discorso sui trend tecnologici al summit sul Web 2.0. Secondo la Meeker, gli Usa stanno diventando sempre meno importanti nell’economia globale e anche Internet si sta sviluppando più rapidamente in altri mercati. Per esempio, la Germania è leader nell’e-commerce, la Cina nei giochi online, la Corea del sud nella banda larga, il Giappone nei pagamenti mobili, la Gran Bretagna nella pubblicità online, il Brasile e la Corea del Sud nel social networking e le Filippime nelle micro-transazioni via sms. Il fatto che altre economie stiano emergendo con tassi di sviluppo più rapidi, non significa che il business del Web negli Usa sia in crisi. La pubblicità online americana sta comunque crescendo a ritmi eccezionali (+26% quest’anno, a fine 2007 arriverà a rappresentare il 10% del mercato totale, pari a 21 miliardi di dollari), ha continuato la Meeker. Il mercato totale della pubblicità negli Usa quest’anno dovrebbe crescere del 4%. Il settore online entro il 2012 rappresenterà, secondo le previsioni, il 17% della spesa totale in advertising negli Usa. Inoltre, ci sono le nuove compagnie di Internet che si stanno facendo rapidamente strada: network sociali e altre società del Web 2.0 che non erano tra le prime 10 aziende della Rete per traffico l’anno scorso ma lo sono quest’anno: YouTube, (4); Live.com (5); Facebook.com, (7), secondo i dati di Alexa Global Traffic Rankings. (9Colonne)

@fnsisocial

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