“I Gruppi Parlamentari della Camera, ma anche il Ministro della Giustizia, hanno il dovere di evitare uno scontro durissimo con il mondo dell’informazione e in particolare con i giornalisti e le loro organizzazioni rappresentative. Se infatti l’aula di Montecitorio dovesse introdurre nuove e pesanti sanzioni detentive o multe salatissime per i giornalisti nell’ambito del provvedimento sulle intercettazioni legali e illegali, la Federazione della Stampa, d’intesa con l’Ordine professionale, dovrebbe valutare le conseguenze di un grave attentato al diritto di cronaca e alla libertà di informare.
La protesta della categoria, già duramente colpita dal rifiuto degli editori a rinnovare il contratto e dagli attacchi al proprio sistema previdenziale, non potrebbe che essere forte e determinata. I giornalisti sono tenuti a rispettare le leggi ed a pagare il prezzo degli errori che commettono, ma il loro comportamento non può essere soggetto a provvedimenti come il carcere o multe fino a 500.000 Euro comminati da organismi come la magistratura e le Autorità di Garanzia estranei al regime di autoregolamentazione deontologica, gestito dall’Ordine professionale. Vogliamo sperare che il dialogo aperto in Parlamento e una iniziativa finalmente moderatrice del Governo inducano le forze politiche a smentire con i fatti le voci sempre più preoccupanti che si vanno diffondendo”.