«Ieri la crisi economica e quella pandemica poi; oggi quella bellica interconnessa a quella energetica. Per le giovani generazioni si tratta di una "crisi permanente". Tanto che il neologismo "permacrisi", coniato dal dizionario britannico Collins, è diventato "la parola dell'anno 2022", perché descrive nitidamente la preoccupazione dei popoli mondiali. Ma, di fronte a qualsiasi crisi, bisogna reagire, cercare di trasformarla in un'opportunità. Non è urgente solo la conversione etica ed ecologica dei nostri stili di vita individuali, dobbiamo tornare alla prossimità e alla gratuità tipiche della vita di comunità. Perché, come dice papa Francesco, nessuno è un'isola, nessuno si salva da solo». Questa, nelle parole di Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord Onlus, la riflessione che sta alla base dei temi scelti per il XVII Forum dell'Informazione cattolica per la Custodia del Creato.
L'appuntamento, dal titolo "Il ruolo delle comunità per una conversione ecologica inclusiva e generativa", si tiene a Bari, dal 25 al 27 novembre, nell’auditorium Mons. Magrassi (Corso Alcide De Gaspari 274/A). Ha il sostegno dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, del Consiglio della Regione Puglia, di Banca Intesa, di Gemmo Spa, di Italcave e di Oraizen. Come tutti gli eventi di Greenaccord, è aperto al pubblico, è gratuito, ed è accreditato dall'Ordine dei giornalisti come corso di formazione con crediti (12 nelle due giornate).
«Senza comunità solidali non ci saranno coese comunità che sfrutteranno le rinnovabili – continua Cauteruccio –. Senza comunità intraprendenti e resilienti, che comprendano l'enorme valore dei rifiuti, non emergeranno, né si consolideranno, modelli intelligenti e convincenti di economia circolare; né, infine, il turismo esperienziale e sostenibile potrà riconoscere ed estrarre i talenti del territorio senza il coinvolgimento corresponsabile di chi lo abita e lo abilita. Solo se rimetteremo le persone al centro di ogni visione di progresso e libereremo il talento dei più giovani, potremo rendere l'Italia un Paese inclusivo, attrattivo, innovativo, competitivo e capace di saldare tecnologia, economia ed ecologia».
Per Giuseppe Milano, segretario generale di Greenaccord Onlus, «la prima forma di biodiversità che sentiamo il dovere di conoscere e di proteggere è quella umana, che vive nelle nostre eterogenee e vivaci comunità. Il programma del nostro Forum – evidenzia – rispecchia questa ricerca interdisciplinare e il bisogno di una più profonda e sincera connessione intergenerazionale tra esperienze e competenze diverse».
Tre, dunque, le sessioni di lavoro, tra loro cucite dall'avere ciascuna un modulo più "teorico" e uno più "pratico": la prima su rinnovabili e comunità energetiche; la seconda su economia circolare e responsabilità sociale dei portatori di interesse; la terza su turismo esperienziale e sostenibile.
Si parte con la tavola rotonda dal titolo "La transizione energetica efficace e duratura che valorizza le comunità", prevista nel pomeriggio di venerdì 25 novembre dalle 15. La chiusura dei lavori, al termine delle tre sessioni, è affidata all'economista Leonardo Becchetti.
PER APPROFONDIRE
Il programma dettagliato del Forum e tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito web di Greenaccord.