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Fnsi 27 Nov 2003

Incontro su Ddl Gasparri Gli interventi di Epifani, Pezzotta ed Angeletti

Incontro su Ddl Gasparri Gli interventi di Epifani, Pezzotta ed Angeletti

Incontro su Ddl Gasparri
Gli interventi di Epifani, Pezzotta ed Angeletti

L’intervento di Guglielmo Epifani Dietro il ddl Gasparri ''c'è una precisa scelta del governo che va oltre il pur legittimo esercizio di richiesta di informazioni ma ha bisogno di un'informazione funzionale a rappresentare l'idea di un paese diverso da quello che è''. E' duro il commento del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sulla legge di riforma del sistema radio-televisivo. Nell'incontro organizzato da Fnsi e Usigrai per parlare della situazione della Rai, il leader della Cgil critica il provvedimento, in discussione al Senato, ''perché tende sostanzialmente a ridurre gli spazi di pluralismo e a diminuire gli spazi di contraddittorio per rendere l'altro rispetto a se molto residuale nell'offerta di informazioni''. Ma ha aggiunto Epifani ''oscurare i sindacati così come movimenti e associazioni, non vuol dire oscurare i sindacati ma quei cittadini che rappresentano precisi interessi''. Il limite del ddl Gasparri consiste nel fatto che ''non introduce - ha spiegato il segretario della Cgil - né vero mercato e competizione né una logica di sistema limitandosi a congelare l'attuale situazione''. Invitando le organizzazioni di categoria ''a fare qualcosa di più'' Epifani ha proposto una giornata di riflessione sulla Rai. ''Non ci può bastare - ha spiegato - la solidarietà esterna, i girotondi. Occorre legare l'opinione pubblica a quello che c'è dentro la Rai per ricostruire dal di dentro un processo di difesa del ruolo del servizio pubblico''. (ANSA) L’intervento di Savino Pezzotta ''Non mi piace un'idea statalista del servizio pubblico. La Rai è di tutti i cittadini e per questo allora il dibattito si dovrebbe aprire a elementi di partecipazione'': così il leader della Cisl, Savino Pezzotta, ha spiegato la sua idea di pluralismo del servizio televisivo a margine dell' incontro sulla Rai promosso da Fnsi e Usigrai insieme ai tre leader di Cgil, Cisl e Uil. Il leader della Cisl si è poi espresso sulla qualità dei programmi della Rai. ''Penso che l'intrattenimento - ha spiegato - sia esagerato. Vedo piacevolmente nani e ballerine, ma vorrei qualcos'altro. La Rai come fotocopia di una tv commerciale non è servizio pubblico, dovrebbe essere più attenta alle questioni sociali, alla cultura''. Perplessità sono state espresse dal leader della Cisl anche sul ddl Gasparri in discussione al Senato. Le perplessità di Pezzotta sono di due tipi: ''Mi sembra che - ha spiegato - che non ci sia stata una discussione con i lavoratori del settore. Poi ho perplessità sui contenuti estremamente restrittivi e non propositivi in termini di maggior pluralismo dell'informazione''. Pezzotta ha però escluso che ''in Italia ci siano rischi per la libertà d'informazione''. (ANSA). Leggi, come quella di riforma del sistema radiotelevisivo, ''non si possono fare a colpi di maggioranza ma dovrebbe essere bipartisan perché riguarda il servizio pubblico''. E' la critica mossa all'esecutivo dal segretario della Cisl Savino Pezzotta durante l'incontro organizzato dalla Fnsi e dall'Usigrai per discutere della Rai. Pezzotta ha spiegato di non essere più stupito della ''discriminazione verso i sindacati'' da parte del servizio pubblico. ''Non mi stupisco - ha spiegato il segretario della Cisl - se verrà negata anche la diretta del 6 dicembre perché rappresenta l'onda che viene avanti: si sta cercando di dimostrare che il sindacato non ha più seguito''. Davanti ai successi delle mobilitazioni sindacali, ha aggiunto Pezzotta ''cercano di sopperire smantellandole con il silenzio dell'informazione''. Durante l'incontro il segretario della Cisl ha definito la sua idea di una ''Rai destatalizzata''. Attualmente, ha sottolineato Pezzotta, ''la preponderanza di chi arriva è sempre troppo alta: ora c'è il centrodestra, poi il centrosinistra ma dal mio punto di vista non cambia nulla. Bisogna ridare autonomia perché se io cittadino non posso contare nel servizio pubblico allora per quale motivo devo pagare il canone?''. Solo destatalizzando il servizio pubblico e dando autonomia ''aprendo a elementi partecipativi'' Pezzotta è convinto che ''la Rai potrebbe svolgere il suo ruolo anche rispetto ai privati''. (ANSA) L’intervento di Luigi Angeletti ''E' difficile prevedere le effettive conseguenze sul piano finanziario perché se l'allargamento del mercato è solo formale non risolve nessun problema. Bisognerebbe invece fare in modo che ci siano altri player seri ed effettivi altrimenti il pluralismo resta solo una chiacchiera''. E' il leader della Uil, Luigi Angeletti, a commentare così il ddl Gasparri in via di approvazione al Senato, nel corso di un convegno sull'autonomia dell'informazione della rai organizzato dall'Usigrai e dalla Fnsi. 'E' evidente che la questione della distribuzione delle risorse economiche attraverso la raccolta pubblicitaria -aggiunge- condizioni lo stanziamento alle varie testate condizionando ovviamente anche il pluralismo''.(ADNKRONOS)

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