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Internazionale 03 Apr 2007

In Corea spopola il giornale con 50mila reporter

Spopola in Corea del Sud un giornale che ha 50mila cronisti. Sono pagati poco - meno di 20 euro ad articolo - e non hanno l'ombra di un contratto, ma rappresentano la più capillare penetrazione del giornalismo nella realtà coreana: sono i cittadini comuni.

Spopola in Corea del Sud un giornale che ha 50mila cronisti. Sono pagati poco - meno di 20 euro ad articolo - e non hanno l'ombra di un contratto, ma rappresentano la più capillare penetrazione del giornalismo nella realtà coreana: sono i cittadini comuni.

L'idea è venuta sette anni fa a Oh Yeon-Ho ed è sintetizzata in un cartello appeso alla porta del suo ufficio: "ogni cittadino è un reporter". "Oggi non è più uno slogan" ha detto Oh in una recente intervista e i numeri gli danno ragione: al sito 'OhmyNews.com' lavorano fisse 80 persone che devono vagliare centinaia di articoli provenienti da 50mila cittadini-reporter sparsi per tutto il Paese, più altri 3.000 in Giappone e altri 2.500 un po' dappertutto. E oggi è considerato il più influente sito di informazione, grazie al contributo che tutti – dagli studenti alle casalinghe, dagli scrittori ai politici – danno al suo notiziario. "L'idea di 'giornalismo del cittadino', di cui OhmyNews è stata pioniera", ha detto Kim Byong-Cheol, docente di giornalismo alla Cyber University di Scienze Politiche a Seul, "sta cambiando il paradigma delle comunicazioni di massa in cui sono i media che unilateralmente stabiliscono cosa fa notizia e lo danno in pasto al pubblico. L'era del giornalismo elitario che monopolizza l'informazione si è conclusa". Quando un articolo 'fa notizia' il sito può arrivare ad avere due milioni di contatti, contro una media che sfiora il milione. L'influenza che ha avuto, anche sulla vita politica, è stata significativa e si pensa che alla vittoria a sorpresa di Roh Moo-Hyun alle presidenziali del 2002 abbiano contribuito gli articoli pubblicati dal sito, al quale poi - non a caso - il neoeletto presidente ha concesso la prima intervista. "Spesso riflettiamo la voce della base elettorale" ha detto Oh, "molto più di quanto faccia la stampa tradizionale". Tendenza valida non solo in politica: gli articoli scritti sull'incidente con un blindato Usa costato la vita a due studentesse contribuirono ad alimentare l proteste antiamericane che nel 2004 portarono all'impeachment proprio di Roh. (AGI)

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