Ignorata la legge 150/2000 che regola l’accesso e l’attività degli uffici stampa pubblici.
I segretari della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Franco Siddi e Carlo Parisi, hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Agazio Loiero, in relazione alla procedura di selezione per l’individuazione di cinque giornalisti da assegnare all’ufficio stampa.
Selezione che, nei giorni scorsi, la Giunta regionale della Calabria ha reso pubblica anche sul sito internet della Regione. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, in una lettera all’on. Loiero fanno, infatti, alcune considerazioni ed osservazioni relative al bando in questione. “Per prima cosa – osservano Parisi e Siddi - ci dispiace notare che nell’intero testo dell’avviso pubblico non si faccia mai menzione della legge 150/2000 che ormai da tempo regola l’accesso e l’attività degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione. A causa di questa mancata menzione, all’articolo 2 (requisiti per l’ammissione), punto b, si fa riferimento alla necessità che i candidati siano iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco professionisti. Ebbene proprio la legge 150/2000 definisce che negli uffici stampa pubblici debba svolgere l’attività di addetto e capo-ufficio stampa solo chi è iscritto all’Albo dei giornalisti che, notoriamente, contempla due elenchi, professionisti, appunto, ma anche pubblicisti”. Altro elemento che alla Fnsi ed al Sindacato dei Giornalisti della Calabria sembra incongruo è l’articolo 5 relativo ai criteri e alle modalità per la selezione dei candidati: “Ci sembra, infatti, che tale selezione dei candidati attraverso il punteggio massimo di 100 punti, dei quali 30 per la valutazione dei titoli culturali e professionali e ben 70 attribuibili in sede di svolgimento del colloquio, possa ingenerare preoccupazione e perplessità sulla preponderanza del punteggio relativo al colloquio rispetto a quello dei titoli culturali e professionali”. Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Sindacato dei Giornalisti della Calabria credono, infatti, che “un maggiore equilibrio nella ripartizione del punteggio possa meglio rispondere alle necessità e alle finalità che il bando si prefigge”.