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Contratti 04 Ott 2008

Il Segretario generale della Fnsi: "Stringere sulla firma del contratto puntando anche sul senso di responsabilità degli editori nei confronti di molte aziende in difficoltà"

Stringere sulla firma del contratto nazionale dei giornalisti puntando sul senso di ''responsabilita' alta degli editori'', anche per affrontare i problemi contingenti di aziende in difficolta' e per questo in stato di agitazione o in sciopero. E' l'invito di Franco Siddi, segretario della Fnsi dopo i segnali che indicano un possibile avvicinamento delle posizioni e il conseguente riavvio delle trattative con la la Fieg.

Stringere sulla firma del contratto nazionale dei giornalisti puntando sul senso di ''responsabilita' alta degli editori'', anche per affrontare i problemi contingenti di aziende in difficolta' e per questo in stato di agitazione o in sciopero. E' l'invito di Franco Siddi, segretario della Fnsi dopo i segnali che indicano un possibile avvicinamento delle posizioni e il conseguente riavvio delle trattative con la la Fieg.

EDITORIA: SIDDI,STRINGERE SU CONTRATTO GIORNALISTI, AZIENDE IN SOFFERENZA Roma, 3 ottobre - ''In molte aziende - dice Siddi - l'indeterminatezza sul futuro e l'organizzazione aziendale e su aspetti di sviluppo professionale sta determinando un'insofferenza pesante. Lo dimostrano gli stati di agitazione di tre delle piu' importanti agenzie di stampa italiane, Asca, Agi e Apcom, che in alcuni casi hanno portato anche allo sciopero''. ''E' arrivato il momento - prosegue il segretario della Fnsi - di non disperdere il lavoro fatto e approfondire. Il momento di capire i punti su cui convergere, non sono pochi, e affrontare senza dilazioni gli elementi che appaiono di difficile composizione. Il nuovo contratto e' necessario per affrontare correttamente i processi in atto e soprattutto le delicate sfide di un futuro che e' gia' presente''. ''La Fnsi - sottolinea Siddi - ha chiaro il quadro di riferimento. Non si nasconde le difficolta' ma esige un'assunzione di responsabilita' alta degli editori. E fa osservare che il tempo non e' piu' una variabile che puo' restare indeterminata. Tentare di stringere e' un'esigenza di tutti in una logica di dirsi, a questo punto, 'si'-si', no-no'. In questa fase, la prudenza mista alla determinazione sui punti strategici, e' l'unica condizione per portare a casa un risultato serio. Non e' tempo di bla-bla-bla ne' di arroccamenti ideologici. E' il tempo del ragionamento e non degli slogan di facile presa e pero' rapido consumo''. (ASCA)

@fnsisocial

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