Stringere sulla firma del contratto nazionale dei giornalisti puntando sul senso di ''responsabilita' alta degli editori'', anche per affrontare i problemi contingenti di aziende in difficolta' e per questo in stato di agitazione o in sciopero. E' l'invito di Franco Siddi, segretario della Fnsi dopo i segnali che indicano un possibile avvicinamento delle posizioni e il conseguente riavvio delle trattative con la la Fieg.
EDITORIA: SIDDI,STRINGERE SU CONTRATTO GIORNALISTI, AZIENDE IN SOFFERENZA Roma, 3 ottobre - ''In molte aziende - dice Siddi - l'indeterminatezza sul futuro e l'organizzazione aziendale e su aspetti di sviluppo professionale sta determinando un'insofferenza pesante. Lo dimostrano gli stati di agitazione di tre delle piu' importanti agenzie di stampa italiane, Asca, Agi e Apcom, che in alcuni casi hanno portato anche allo sciopero''. ''E' arrivato il momento - prosegue il segretario della Fnsi - di non disperdere il lavoro fatto e approfondire. Il momento di capire i punti su cui convergere, non sono pochi, e affrontare senza dilazioni gli elementi che appaiono di difficile composizione. Il nuovo contratto e' necessario per affrontare correttamente i processi in atto e soprattutto le delicate sfide di un futuro che e' gia' presente''. ''La Fnsi - sottolinea Siddi - ha chiaro il quadro di riferimento. Non si nasconde le difficolta' ma esige un'assunzione di responsabilita' alta degli editori. E fa osservare che il tempo non e' piu' una variabile che puo' restare indeterminata. Tentare di stringere e' un'esigenza di tutti in una logica di dirsi, a questo punto, 'si'-si', no-no'. In questa fase, la prudenza mista alla determinazione sui punti strategici, e' l'unica condizione per portare a casa un risultato serio. Non e' tempo di bla-bla-bla ne' di arroccamenti ideologici. E' il tempo del ragionamento e non degli slogan di facile presa e pero' rapido consumo''. (ASCA)