"Se dovesse essere messa la fiducia sul testo attuale, come ipotizzato, credo che dovremmo organizzare una protesta straordinaria; non necessariamente lo sciopero classico, ma uno sciopero forte che intercetti l'opinione pubblica, in cui indichiamo le notizie finite in galera e, cioe' negate ai cittadini ai quali verrebbe impeditodi sapere come vanno le inchieste giudiziarie''.
Il segretario nazionale FNSI, Franco Siddi, lo ha affermato intervenendo al V Congresso regionale dell’Assostampa di Puglia, in corso a Mesagne. “Noi non vorremmo arrivare ad uno sciopero – ha spiegato - ma se si e' costretti significa che siamo al trauma e non v'è dubbio che se il Ddl sulle intercettazioni dovesse confermare il divieto di cronaca giudiziaria, con pesanti multe per editori e giornalisti, dovremmo andare ad una segnalazione traumatica di questo problema anche con uno sciopero e con ogni altra iniziativa utile fino al ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo. Facciamo un appello ad editori e direttori – ha concluso - di sostenere questa forma di protesta civile nuova per bloccare una legge bavaglio, inaccettabile per tutti". (AGI)