Cronaca 07 Lug 2010
Il monito di Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria: “Dopo l'intimidazione a Guido Scarpino ancora minacce, non molliamo”
Sono trascorsi appena due giorni dall’intimidazione telefonica ai danni di Pietro Comito, capo servizio della redazione di Vibo Valentia del quotidiano Calabria Ora, e l’assurdo copione si ripete.Ancora un giornalista, Guido Scarpino, della stessa testata diretta da Paolo Pollichieni ed in forza alla redazione di Paola, vittima di un nuovo episodio di minacce a dir poco inquietante.
Sono trascorsi appena due giorni dall’intimidazione telefonica ai danni di Pietro Comito, capo servizio della redazione di Vibo Valentia del quotidiano Calabria Ora, e l’assurdo copione si ripete.
Ancora un giornalista, Guido Scarpino, della stessa testata diretta da Paolo Pollichieni ed in forza alla redazione di Paola, vittima di un nuovo episodio di minacce a dir poco inquietante.
Un uomo, identificato e poi denunciato ai Carabinieri dallo stesso giornalista, ha raggiunto, in sella ad una moto, l’abitazione di Scarpino, citofonando con una chiara richiesta: “Finitela di scrivere queste cose sennò vi ammazziamo”.
Al collega Scarpino, la vicinanza e la solidarietà del Sindacato dei Giornalisti della Calabria. “Non molliamo” è, ancora una volta, il monito di Carlo Parisi, segretario dell’assostampa regionale e componente della Giunta
Esecutiva Fnsi, “non lasciamoci sopraffare da questa intollerabile logica criminale. E’ soltanto con la forza e la dignità del nostro mestiere che possiamo contrastarla”.
IL SEGRETARIO DEL SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA, CARLO PARISI: "NON SARÀ CERTO IL CRIMINE A IMBAVAGLIARE LA STAMPA"
Reggio Calabria, 5 luglio - Ancora un giornalista minacciato. Questa volta con una telefonata. E il “solito”, agghiacciante, avvertimento. Al centro dell’episodio di intimidazione, l’ennesimo in Calabria – ma non solo – negli ultimi mesi, il giornalista Pietro Comito, capo servizio della redazione vibonese di Calabria Ora, attorno al quale si sono subito stretti, in un sentimento di piena solidarietà, i colleghi della testata e il Sindacato dei Giornalisti della Calabria
“E’ inaccettabile – afferma Carlo Parisi, segretario del Sindacato regionale e componente della Giunta Esecutiva della Fnsi – dover continuare ad assistere ad azioni vigliacche e criminose ai danni di chi ha soltanto una “colpa”, quella di saper fare il proprio mestiere. Il giornalista. Per di più, in una terra innegabilmente difficile”.
In tempi in cui si lotta per difendere la libertà di stampa “non possiamo mollare la presa – incalza Parisi – anche di fronte a minacce ben più pesanti di quella legislativa. Se è intollerabile che una legge dello Stato, uno Stato civile, libero e democratico, possa imporre il bavaglio all’informazione, figuriamoci se si possa accettare che, a farlo, sia la criminalità”.
Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, al cronista di Calabria Ora, il quotidiano diretto da Paolo Pollichieni, sarebbe arrivata una telefonata anonima, con una chiara minaccia di morte. E non è certo un caso che il destinatario dell’intimidazione, Pietro Comito, stia scrivendo, da tempo, di fatti (e misfatti) di una delle famiglie più potenti del Vibonese. Laddove per potenza si deve intendere, purtroppo, quella del crimine organizzato.
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