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Fnsi 04 Nov 2002

Il Cdr di Rai International: "Lasciati a noi stessi, offese le nostre professionalità"

Il Cdr di Rai International: "Lasciati a noi stessi, offese le nostre professionalità"

Il Cdr di Rai International: "Lasciati a noi stessi, offese le nostre professionalità"

30 ottobre 2002. ANSA - «La situazione della testata giornalistica di Rai International è una prova chiara, se pure poco visibile, dello stato di confusione e di abbandono che regna nella Rai». Lo sostiene il Comitato di redazione di Rai International in una nota. «Siamo stati lasciati a noi stessi - continua il Cdr nel documento inviato ai vertici di Viale Mazzini a Fnsi e Usigrai -, ad un destino di impiegati della notizia in un territorio così lontano dai riflettori da rendere possibile ogni sperimentazione e ogni abuso. Abbiamo chiesto mille volte all'Azienda di dirci che cosa vuol fare di noi, mille volte abbiamo chiesto aiuto al sindacato e abbiamo denunciato alla Federazione della stampa quello che accade qui dentro. Ma non abbiamo avuto risposte. Viviamo in una condizione immutabile in cui la nostra professionalità è offesa quotidianamente. Leggiamo che testate importanti come il Tg1 e il Tg3 reclamano maggiore organico per essere competitive e sentiamo che da più parti si chiede una maggiore mobilità interna. Bene. Vogliamo ricordare all'Azienda e vogliamo che si sappia anche fuori da Saxa Rubra che qui, a Rai International, ci sono una trentina di giornalisti a tempo indeterminato stanchi di far parte di una testata fantasma, senza un piano editoriale, con un direttore a metà e con il più alto numero di giornalisti a tempo determinato di tutta la Rai. Stanchi di lavorare senza sapere se il proprio lavoro è apprezzato da qualcuno, se serve a qualcuno. Molti hanno un curriculum di tutto rispetto. E molti da oggi chiedono di avere la possibilità di optare per una diversa utilizzazione all'interno di questa Azienda - conclude il Cdr - a cui domandiamo solo di non offenderci oltre».

@fnsisocial

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