Il caso Stefano Sieni: la solidarietà dei colleghi, le polemiche della Poligrafici
ANSA - La Poligrafici Editoriale interviene con una nota sulla vicenda del giornalista Stefano Sieni, l'ex sindacalista (membro della Giunta nazionale della Fnsi fino al novembre scorso) sottoposto alla procedura di licenziamento, iniziativa che ha suscitato le proteste del cdr del "Quotidiano nazionale" e prese di posizione da parte del sindacato. ''Solo per completezza e correttezza d'informazione - premette la nota della Poligrafici - evidenziamo i seguenti elementi di fatto. Nelle settimane scorse la Direzione del Quotidiano Nazionale ha sollecitato il giornalista Stefano Sieni, caporedattore con funzioni di inviato speciale, a coprire, a richiesta anche scritta, alcuni servizi giornalistici strettamente attinenti alle competenze professionali su temi culturali, tra questi la riapertura della Cappella degli Scrovegni di Padova dopo il restauro dei prestigiosi affreschi di Giotto''. Ma il giornalista ''ha rifiutato i servizi richiesti - prosegue l'editore de La Nazione, il Resto del Carlino, il Giorno e Qn-Quotidiano Nazionale - sostenendo: fornisco solo servizi che propongo; non rispondo ad alcun direttore del Gruppo perché non dipendo da alcun direttore''. La Poligrafici Editoriale fornisce questi elementi affermando che si tratta solo di ''uno spunto di riflessione, all'attenzione particolare dei giornalisti che rispettano il contratto di lavoro, in termini di subordinazione gerarchica e funzionale ai direttori, di orario e carichi di lavoro (nel caso Sieni - precisa la nota - gli articoli forniti negli ultimi due anni si contano sulle dita di una mano), anche rispetto ai denunciati, presunti "comportamenti antisindacali" che associazioni sindacali e cdr riscontrano nella vicenda. La nota si chiude con la frase:"Senza ulteriori commenti''. La replica di Sieni ANSA - Il giornalista Stefano Sieni replica così alle affermazioni della 'Poligrafici Editoriale''. ''La Poligrafici Editoriale, intesa come azienda (perché la sua nota non puo' essere certo frutto della penna di un giornalista), agita strumentalmente la bandiera della completezza e correttezza dell'informazione per attaccarmi con dichiarazioni che rappresentano invece una gravissima distorsione dell' informazione stessa. Il che dovrebbe far preoccupare ancora di piu' tutti i giornalisti italiani e far mobilitare ulteriormente la categorià'. ''Evidentemente, prosegue Sieni, la solidarietà generale e le prese di posizione sul mio caso disturbano chi sa bene di aver commesso una serie clamorosa di pesanti violazioni: dal contratto giornalistico agli accordi di lavoro, dai diritti sindacali e professionali a quelli sacrosanti del lavoratore in malattia. La nota della Poligrafici Editoriale purtroppo si commenta da sola e aggiunge danno al danno senza alcun rispetto per la verità e per le persone''. ''Sono certo, conclude Sieni, per il bene dell' informazione in Italia - che il presidente della Repubblica Ciampi che visiterà La Nazione di Firenze martedi' prossimo, saprà ben distinguere fra gli inqualificabili comportamenti di alcuni vertici dell'azienda e l'opera di tanti giornalisti capaci e corretti che vi lavorano''.