Nel comparto dell'informazione mondiale c'è un "prima" e un "dopo" Covid: oggi si contano i posti di lavoro persi, si osservano retribuzioni in diminuzione e un precariato dilagante. Si tratta di strascichi con cui devono ancora fare i conti governi e giornalisti di tutto il mondo quelli lasciati dalla pandemia di Sars-Cov2. I lasciti a livello mondiale della pandemia sono stati al centro del primo appuntamento del 31° Congresso della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) in corso a Mascat, in Oman.
Il panel coordinato da Jim Boumelha sul "Giornalismo ai tempi della pandemia" è stata l'occasione per tirare le somme sul settore dopo il Covid. Il quadro dell'informazione contemporanea disegnato dai relatori di tutto il mondo è a tinte decisamente fosche, con qualche eccezione. L'Italia ha garantito sostegni al settore con l'obiettivo di un rilancio strutturale e ha dato aiuti economici nei momenti di chiusura totale a quei lavoratori autonomi e precari che si sono visti azzerare le committenze; misure analoghe sono state messe in campo da alcuni Paesi europei, mentre l'impatto della pandemia è stato molto più pesante nel resto del mondo. Il congresso mondiale si è aperto con un emozionante ricordo di Shireen Abu Akleh, giornalista palestinese di Al Jazeera uccisa da un proiettile, nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, il 12 maggio 2022, mentre svolgeva il suo lavoro.
La delegazione italiana al Congresso mondiale dei giornalisti, con il segretario generale Fnsi, Raffaele Lorusso, gli aggiunti Anna Del Freo e Mattia Motta, insieme con il direttore Fnsi, Tommaso Daquanno e la presidente della Cpo, Mimma Calligaris, è stata ricevuta dall'ambasciatrice italiana in Oman, Federica Favi. «Felice di ricevere la delegazione della Federazione italiana dei giornalisti in visita in Oman per partecipare al 31° Congresso mondiale della Federazione internazionale», ha detto l'ambasciatrice al termine dell'incontro.
Ai lavori prendono parte oltre 250 delegati in rappresentanza dei sindacati e delle associazioni di categoria di 92 Paesi.