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Internazionale 20 Giu 2007

I soldati inglesi non potranno più vendere ai giornali le loro storie

Basta storie vendute dai soldati dell’esercito di Sua Maestà ai media britannici. Lo ha stabilito ieri il ministro per la Difesa, Des Browne, che in una dichiarazione al Parlamento ha detto di far proprie le conclusioni del rapporto stilato da Tony Hall, ex direttore del notiziario della Bbc, in merito alla vicenda dei 15 marinai rapiti in Iran nei mesi scorsi.

Basta storie vendute dai soldati dell’esercito di Sua Maestà ai media britannici. Lo ha stabilito ieri il ministro per la Difesa, Des Browne, che in una dichiarazione al Parlamento ha detto di far proprie le conclusioni del rapporto stilato da Tony Hall, ex direttore del notiziario della Bbc, in merito alla vicenda dei 15 marinai rapiti in Iran nei mesi scorsi.

Secondo il rapporto di Hall, nell’occasione c’è stata “una mancanza collettiva” al ministero della Difesa, quando è stato permesso ai soldati rapiti di vendere le proprie storie al miglior offerente. Faye Turney, l’unica donna del gruppo di 15 marines inglesi, riuscì infatti a farsi pagare quasi 150 mila euro in un affare congiunto con il Sun e col canale televisivo Itv per raccontare cosa le accadde nelle due settimane trascorse nelle carceri iraniane. Poco meno di 30 mila invece gli euro che sono toccati ad Arthur Batchelor, il più giovane fra i marinai rapiti: fra le altre cose il militare 20enne aveva raccontato che le guardie della prigione lo avevano ribattezzato Mr. Bean... (9Colonne)

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