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Emittenza locale 02 Ago 2011

Giunta Fnsi: “Preoccupazione per il settore. Garantire frequenze e risorse, sistema e posti di lavoro a rischio”

Nuovo colpo di scena nella vicenda della numerazione automatica dei canali televisivi digitali sul telecomando. Il Consiglio di Stato ha sospeso in via d'urgenza la decisione con cui il Tar del Lazio aveva annullato nei giorni scorsi la delibera dell'Agcom sull'ordinamento automatico dei canali. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dalla stessa Autorità garante e dal ministero dello Sviluppo economico, per ottenere la sospensiva della pronuncia del Tar.

Nuovo colpo di scena nella vicenda della numerazione automatica dei canali televisivi digitali sul telecomando. Il Consiglio di Stato ha sospeso in via d'urgenza la decisione con cui il Tar del Lazio aveva annullato nei giorni scorsi la delibera dell'Agcom sull'ordinamento automatico dei canali. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dalla stessa Autorità garante e dal ministero dello Sviluppo economico, per ottenere la sospensiva della pronuncia del Tar.

La sentenza del Tar è stata sospesa fino al 30 agosto, data in cui la VI sezione del Consiglio di Stato si riunirà in camera di consiglio per riesaminare l'istanza di sospensiva. Successivamente dovrà decidere la causa anche nel merito. Tutto è quindi rimesso al punto di prima, ovvero niente cambia sui telecomandi degli italiani.
Nel ricorso urgente l'Agcom faceva esplicito riferimento al fatto che l'esecutività immediata della pronuncia del Tar avrebbe comportato problemi per il prosieguo nel processo di digitalizzazione della tv in Italia. Al 'terremoto' di ieri, con il deposito della sentenza del Tar, ne è quindi seguito un altro, di verso opposto.
L'Agcom aveva immediatamente replicato con un ricorso d'urgenza al Consiglio di Stato per ottenere - quanto meno nell'immediato - la sospensiva della decisione del Tribunale amministrativo di primo grado. E il ricorso ha trovato accoglimento.
I motivi dello stop. L'accoglimento del ricorso d'urgenza è motivato da parte del consigliere delegato della sesta sezione del Consiglio di Stato, Bruno Rosario Polito, con il fatto che "appaiono sussistere i presupposti della gravità e dell'urgenza posti a base del decreto decisorio richiesto (la sospensiva, ndr), tenuto altresì conto che si configura allo stato prevalente quello di rilievo pubblico inerente alla regolazione del settore di radiodiffusione televisiva". (da Repubblica.it)

DALLA GIUNTA FNSI FORTE PREOCCUPAZIONE PER IL SETTORE: “GARANTIRE FREQUENZE E RISORSE, SISTEMA E POSTI DI LAVORO A RISCHIO”

Roma, 28 luglio - “La Giunta Esecutiva della Fnsi esprime forte preoccupazione per l’evoluzione del quadro normativo nel settore dell’emittenza radiotelevisiva. La riduzione delle risorse pubblicitarie disponibili per le emittenti locali, la diminuzione delle frequenze a loro disposizione per ingiustificata sottrazione decisa dal Governo, gli oneri del passaggio alla trasmissione digitale e l’incertezza nell’assegnazione delle numerazioni sul telecomando mettono a rischio il futuro di emittenti di tutta Italia.
Il Sindacato dei giornalisti chiede al Governo e alle autorità preposte, in primis l’Agcom, di ripensare l’intera normativa, soprattutto in considerazione delle centinaia di posti di lavoro messi così a rischio e della necessità di garantire le condizioni di un reale mercato della televisione locale e di un effettivo pluralismo dell’informazione, di cui questo sistema è componente essenziale.
Serve un sussulto di responsabilità istituzionale per il libero sviluppo del sistema televisivo in termini di democrazia, di libertà e per la trasparenza del mercato, già assai compromesso dai tanti provvedimenti di favore per i soliti noti.”

SU AVVENIRE DELL'8 AGOSTO: Tele-Mattanza Siddi: non si "spengano" le tv locali

@fnsisocial

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