Giunta Fnsi, è polemica sullo sciopero Le minoranze: "Accolte le nostre tesi" Replica Serventi Longhi: "Non prendiamo lezioni da voi"
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, in merito alle posizioni assunte dalla minoranza nella giunta che si è riunita a Roma martedì 25 settembre (che pubblichiamo di seguito), ha dichiarato: "La maggioranza della Federazione Nazionale della Stampa non prende lezioni di autonomia da nessuno. La giunta ha oggi discusso una mia proposta di sciopero dei giornalisti, da proclamare in una data diversa da quella decisa dalla CGIL per lo sciopero generale del 18 ottobre. Il dibattito su queste proposte è aperto e proseguirà nella Giunta convocata per l’8 ottobre a conclusione della riunione degli Stati generali dei giornalisti. I motivi di una protesta sindacale forte dei giornalisti sono stati riconosciuti unanimemente dai componenti della giunta e dai rappresentanti delle Associazioni regionali di stampa. Il duro confronto con il sistema delle imprese, nelle singole redazioni ed a livello nazionale, su temi fondamentali come il futuro della previdenza e il rispetto dei contratti dei giornalisti; la richiesta al Governo di modificare la legislazione sul lavoro che penalizza la categoria più esposta di altre alle pressioni aziendali; le ipotesi di soluzione al problema del conflitto di interessi e la proposta di riforma del sistema della comunicazione, che contengono elementi di forte preoccupazione. Sono queste motivazioni largamente condivise dalla categoria e quindi valide per una protesta generalizzata specie di fronte alle mancate risposte da parte delle imprese e del Governo. La maggioranza della FNSI difende gelosamente l’autonomia dei giornalisti e lo ha sempre dimostrato". Al termine della giunta, la minoranza ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Non e' prevista l'adesione della Federazione nazionale della Stampa allo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 18 ottobre. I giornalisti italiani saranno chiamati a preparare una mobilitazione autonoma sui problemi specifici dell'informazione e della categoria. Prendiamo atto con soddisfazione che la maggioranza di governo del sindacato dei giornalisti ha fatto proprie le tesi da lungo tempo sostenute dalla minoranza. Cioe' che il sindacato dei giornalisti deve essere assolutamente autonomo, pur mantenendo il dialogo, sia dai sindacati confederali, sia dalla politica". Le componenti di minoranza (Movimento liberi giornalisti, Stampa democratica e Quarto potere-Puntoeacapo) auspicano infine che il sindacato dei giornalisti "riesca a ottenere quei tavoli di confronto con governo ed editori ormai indilazionabili per la salvaguardia dell'autonomia dell'informazione e la soluzione dei problemi specifici della categoria, in particolare quello previdenziale".