L'Osservatorio nazionale per il monitoraggio sull'applicazione della legge sull'equo compenso per le prestazioni professionali, in vigore dal maggio del 2023, si riunirà nuovamente il 6 novembre alle 9:30 (in modalità telematica), con l'obiettivo di analizzare 'in primis', recita l'ordine del giorno, le «novità normative in materia di equo compenso nei disegni di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali (Atto Senato n. 1663, Atti Camera nn. 2628 e 2629)».
L'organismo, i cui componenti sono stati nominati con decreto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, è guidato dal vice capo di gabinetto del titolare del dicastero di Via Arenula Francesco Comparone e, a farne parte (insieme ad altre figure di nomina ministeriale) ci sono i presidenti ed alcuni consiglieri nazionali in rappresentanza di tutte le categorie ordinistiche, oltre ad alcuni vertici delle professioni associative.
Nelle riforme professionali approvate dai Consigli dei ministri del 4 e 11 settembre scorsi - che hanno l'obiettivo di effettuare, tramite disegni di legge delega, un riordino generale, e di rivedere, nel dettaglio, gli ordinamenti della figure sanitarie, degli avvocati e dei dottori commercialisti ed esperti contabili - sono contenuti riferimenti alla normativa sull'equo compenso: nei testi, approdati in Parlamento, si specifica, infatti, che dovranno essere adeguati, con decreto del ministro della Giustizia su proposta dei Consigli nazionali, specifici parametri per la determinazione dei compensi per le prestazioni professionali, anche svolte in forma associata, o societaria. (Ansa, 4 novembre 2025)