«È stato bocciato poco fa in commissione Giustizia il nostro emendamento alla Legge di delegazione europea 'sulla protezione delle persone attive nella partecipazione pubblica da domande manifestamente infondate o procedimenti giudiziari abusivi (azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica)'. Si tratta delle cosiddette Slapp, un modo per limitare e intimidire informazione e attivisti con querele temerarie. Il voto della destra è una vergogna!». Lo ha detto Devis Dori, capogruppo di Avs in commissione Giustizia della Camera, come riporta l'agenzia Ansa mercoledì 1° ottobre 2025.
La capogruppo in commissione Cultura Elisabetta Piccolotti ha aggiunto: «Voglio sottolineare che il ministro Foti si era impegnato con delle dichiarazioni in Aula l'anno passato ad approvare questa importante norma a tutela della libertà di stampa: la commissione con il suo voto negativo oggi ha smentito il ministro senza dare alcuna spiegazione esaustiva. Purtroppo - ha concluso - la verità è che la destra vuole continuare ad avere il potere di controllare l'informazione e intimidire i giornalisti».
Il motivo per il quale l'emendamento non è passato consisterebbe nel fatto che il recepimento della direttiva è previsto per il 2026. Nonostante gli impegni del governo a recepire i principi della direttiva europea anti-Slapp, seppur - evidentemente - senza urgenza. «L'accoglimento di emendamenti in questa fase porterebbe a ritardare ulteriormente il disegno di legge», la posizione del ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti.
Per la segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, «nonostante quello che era stato dichiarato in Commissione, alla prova dei fatti è evidente che la maggioranza non abbia alcuna intenzione di recepire la direttiva anti-Slapp».