"La radio è un potente mezzo per celebrare l'umanità in tutta la sua diversità. A livello globale, la radio rimane il mezzo maggiormente utilizzato. Questa capacità unica di raggiungere il pubblico più vasto significa che la radio può plasmare l'esperienza della diversità della società, fungere da arena per tutte le voci per parlare, essere rappresentate e ascoltate. Le stazioni radio dovrebbero servire le diverse comunità, offrendo un'ampia varietà di programmi, punti di vista e contenuti e riflettere la diversità del pubblico nelle loro organizzazioni e operazioni".
Queste le parole con cui l'Unesco ricorda che il 13 febbraio si celebra la Giornata internazionale della Radio, proclamata nel 2011 dagli Stati membri dell'Unesco e adottata nel 2012 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Per il 2020, si legge sul sito web dell'organizzazione internazionale, l'invito è a sostenere la diversità attraverso tre azioni: il sostegno al pluralismo radiofonico; l'incoraggiamento del pluralismo sociale, con la presenza negli studi radiofonici di rappresentanti di diversi gruppi sociali; la promozione di una varietà di contenuti editoriali e di programmi che riflettano la varietà del pubblico.
«La radio riunisce le persone. In un'era di rapida evoluzione mediatica, la radio mantiene un posto speciale in ogni comunità come fonte accessibile di notizie vitali e informazione», afferma in un videomessaggio il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
«Ma la radio – aggiunge – è anche una fonte di innovazione che ha aperto la strada all'interazione con il pubblico e ai contenuti generati dagli utenti decenni prima che diventassero mainstream. La radio offre una meravigliosa visualizzazione della diversità e questo invia un messaggio importante al mondo. In questa Giornata mondiale, riconosciamo il potere della radio nella promozione delle diversità e come aiuto a costruire un mondo più pacifico e inclusivo».