“Presenze importanti e sala affollata alla Sala Conero dell'Hotel Concorde di Camerano, sabato 18 aprile, per l'Assemblea generale ordinaria del Sigim convocata dal segretario regionale Giovanni Rossi.
Un contenitore vasto che ha unito appuntamenti elettorali
(dei lavoratori autonomi e del Gruppo cronisti), scadenze sociali (approvati i
bilanci consuntivo e preventivo presentati dall'amministratore Roberto
Mencarini), illustrazione di nuove iniziative (il sito del Sigim riprogettato
da Gianluca Murgia e Raffaele Vitali, e il sito fiscale www.fiscogiornalisti.it
affidato allo Studio Commerciale Giacobelli), l'intervento del segretario
generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e il confronto politico sul futuro
dell'informazione regionale con due dei candidati alla carica di Governatore
della Regione Marche, il presidente uscente, Gian Mario Spacca, e il suo rivale
più accreditato Luca Ceriscioli. Interventi preceduti da una seria disamina
della proposta governativa di riforma Rai con il vicepresidente della
Commissione di Vigilanza, senatore Francesco Verducci.
Insomma molti argomenti solidi e concreti per reagire alla
passività e allo sterile disfattismo di chi invoca soluzioni autodistruttive
della rappresentanza.
"Dai territori deve ripartire la ricostruzione
dell’informazione in Italia". Lo ha ricordato Giovanni Rossi, segretario
del Sigim: “In periferia i cronisti sono fonte primaria. Però le redazioni ormai
sono dimezzate e questo rende più difficile se non impossibile il contatto
diretto con le altre fonti. È un modello che non produce giornalisti
remunerati, cioè un giornalismo qualificato e un’informazione qualificata. Non
abbiamo più i numeri per fare l’informazione che vorremmo, dobbiamo inventarci
qualcosa di diverso”. Tutto questo - ha sottolineato Rossi - mentre negli Stati
Uniti "è proprio l'informazione locale ad attirare i grandi investitori
per le sue potenzialità". Il contrario dell'attuale modello italiano di
pura e complessa sopravvivenza, "senza mai un euro di investimento e tagli
lineari continui" ha evidenziato il segretario aggiunto del Sigim,
Piergiorgio Severini.
Il Sigim, come associazione di giornalisti, ha intanto
dedicato alle fasce più deboli della categoria uno sforzo ampio e solidale: si
chiama www.fiscogiornalisti.it il
servizio semplice e veloce che consentirà ai lavoratori autonomi di gestire la
contabilità da casa a costi ridottissimi, in taluni casi azzerati. E questo
supporto innovativo e vantaggioso ha già attirato l'interesse di altre
Associazioni regionali di stampa intervenute alla presentazione.
La giornata del Sigim si è conclusa con l’anteprima degli
Stati generali dell’informazione. Il primo intervento di visione panoramica sul
futuro è stato quello del senatore Francesco Verducci, vicepresidente della
Commissione parlamentare di vigilanza Rai: "Il servizio pubblico sta per
cambiare radicalmente, la riforma è una scelta politica importante, di
responsabilità, che questo governo ha deciso di affrontare dopo tanti anni di
attese e piccoli aggiustamenti - ha detto il senatore -. Ora avremo invece una
Rai più contemporanea, adatta ai tempi. Le sfide sono tante, a ogni livello,
dalla multimedialità alle redazioni locali che restano un patrimonio
fondamentale per l'azienda. In più, sottolineo la presenza di un dipendente Rai
direttamente nel Cda: è giusto e utile che esista un rapporto più efficace tra
chi lavora in Rai e chi prende le più importanti decisioni".
È stata poi la volta dei principali sfidanti alla carica di
governatore. E su almeno una cosa Gian Mario Spacca e Luca Ceriscioli sono
apparsi d'accordo: senza una ripresa economica delle Marche, sarà difficile se
non impossibile un rilancio dell'informazione regionale, delle aziende
editoriali della carta stampata, dell'emittenza e del web che producono
notizie. Altrettanto impossibile che l'ente Regione, oggi il quarto 'editore'
delle Marche, possa mettere a disposizione fondi propri a sostegno del settore.
Si è parlato di chiusure di sedi locali di quotidiani,
riforma della Rai, frequenze tv, centri media, opportunità e rischi del web.
Per Spacca, "la questione delle questioni" resta la "necessità
di ricominciare a produrre reddito, in una regione che ha perso dieci punti di
ricchezza in sei anni". Se le Marche ricominceranno a correre, anche le
iniziative editoriali ne beneficeranno, considerando le prospettive di sviluppo
della rivoluzione digitale. "Lo spazio per costruire informazione di
servizio è enorme" ha detto il presidente, e le potenzialità
dell'informazione locale sono 'altissime', specialmente in quella di
'servizio'.
"Purché non siano 'marchette' " ha tenuto a
puntualizzare il vicesegretario Sigim, Raffaele Vitali. Con la riforma della
Rai, il Governo Renzi sembra aver imboccato una semplificazione amministrativa
che porta ad una "neocentralizzazione, ad un modello organizzativo
gerarchico - ha rilevato Spacca -; mentre io sostengo un modello pluralistico
sussidiario, convinto che l'informazione più competitiva sia quella che nasce
sul territorio".
Secondo Ceriscioli la difesa del pluralismo
dell'informazione "è una battaglia a metà strada fra la tenuta economica e
la tenuta democratica del Paese". Mantenere più voci attive "è il
sale della democrazia", ma l'impegno più grande è "la ripartenza
economica". Attività fatte direttamente con fondi regionali le vedo come
una prospettiva critica. Anche se nuove imprese, anche nel settore dei media,
soprattutto dei nuovi media, potranno nascere contando sui Fondi europei. Di
certo nei Paesi dove l'informazione scarseggia non si vive bene. Ma, come dice
Umberto Eco, il tema è l'enorme quantità di dati e notizie che vengono diffusi
e la scarsa verifica di verità che spesso li accompagna" ha chiuso
Ceriscioli, promettendo l'attenzione della Regione Marche nell'individuazione
di "fondi Ue". Utile assist per nuove iniziative, a partire - ritiene
il Sigim - dalla costituzione di Studi professionali giornalistici associati che permettano a chi oggi è
lavoratore autonomo non per scelta ma per necessità di stare meglio sul
mercato.
L'intensa giornata
sindacale si è chiusa con l'apertura delle urne. Thomas Del Bianco,
collaboratore del Messaggero a Pesaro, rappresenterà le Marche nella
Commissione nazionale e nell'Assemblea nazionale lavoro autonomo, affiancato in
quest'ultima da Stefano Strano (collaboratore del Resto del Carlino ad Ancona).
Novità anche nel Gruppo Cronisti marchigiani. Giovanni Rossi
e il consigliere dell'Ordine Simonetta Marfoglia, che hanno retto il Gcm dalla
sua rifondazione, hanno trovato validi eredi regionali e nazionali. Nuovo
presidente del Gcm è stato eletto Raffaele Vitali (www.laprovinciadifermo.com).
Con lui, in Giunta, Roberto Fiaccarini
(vicecaposervizio al Resto del Carlino di Macerata), e Marco Catalani
(freelance). Revisori dei conti: Marisa Colibazzi, Stefano Strano, Veronique
Angeletti. Infine rappresenteranno le Marche al Congresso dell'Unione Cronisti
italiani, dall'8 al 10 maggio a Firenze, il presidente Raffaele Vitali e i
consiglieri delegati Marco Catalani ed Enrico Barbetti (redattore del Resto del
Carlino a Bologna) che lo scorso novembre subì un'inquietante aggressione degli
anarchici nel corso di un servizio di cronaca. La sua candidatura, al tempo
stesso simbolica e di servizio, testimonia la qualità del percorso di
rinnovamento promosso congiuntamente da Sigim e Gcm". Ancona, 20 aprile
2015