Giornalista del “Trentino” insultato e minacciato in aula da un consigliere comunale
Protesta congiunta di Sindacato e Ordine
Il comunicato del Cdr
Comunicato congiunto Sindacato e Ordine del Trentino Alto Adige: L' Ordine e il Sindacato dei Giornalisti del Trentino Alto Adige condannano il gravissimo episodio accaduto oggi pomeriggio in Consiglio provinciale a Trento, dove il consigliere Claudio Taverna ha pesantemente insultato in pubblico il giornalista Enrico Pucci, cronista politico del quotidiano "Trentino", e lo ha costretto con le minacce ad allontanarsi dall' atrio del Consiglio. L'inqualificabile comportamento del consigliere provinciale è stato motivato da una notizia pubblicata sul quotidiano e ritenuta non vera dal consigliere stesso: ma oggi il quotidiano aveva pubblicato in prima pagina la smentita di Taverna. Un consigliere, come un qualsiasi cittadino, può ricorrere alle vie legali se ritiene che quanto pubblicato non corrisponda al vero: in quella sede si accerterà se è vera la notizia pubblicata dal giornale o la versione del ricorrente. Ciò che in una democrazia non può assolutamente essere accettato è che ciascuno si faccia giustizia da solo. Tanto più un rappresentante delle istituzioni deve rispettare le leggi e i ruoli che gli competono. Aggredire un giornalista nell' esercizio delle sue funzioni è un comportamento di una gravità inaudita, che richiama alla memoria le epoche più buie della storia. Il presidente dell' Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige ha incontrato già oggi pomeriggio il presidente del Consiglio provinciale, Mario Cristofolini, per esprimere lo sdegno della categoria in merito al grave episodio. Ordine e Sindacato manifestano al collega Pucci tutta la solidarietà dei giornalisti. Comunicato Cdr "Trentino": Il comitato di redazione del «Trentino» ha espresso la sua solidarietà al collega Enrico Pucci fatto oggetto, ieri pomeriggio, di offese e minacce mentre si trovava all’interno del consiglio provinciale per espletare la propria attività professionale. L’episodio, non certo originale nel clima politico complessivo in cui i giornalisti si trovano sempre più spesso ad operare, è tuttavia senza precedenti in Trentino visto che si è consumato all’interno del consiglio provinciale, cioè dell’organo democratico più rappresentativo dell’autonomia politica del Trentino, ed ha avuto per protagonista un consigliere regolarmente eletto che ha impedito al collega di esercitare legittimamente le sue funzioni, allontanandolo con fare minaccioso e con espressioni volgari ed ingiuriose oltre la soglia del consiglio provinciale, naturalmente senza averne alcuna facoltà, abusando delle proprie prerogative e creando un clima di incompatibilità destinato a lacerare oltre che il libero confronto la stessa libertà di stampa. Il comitato di redazione del «Trentino» si augura che la stigmatizzazione di questo episodio nei termini attesi da chiunque abbia a cuore la democrazia ed un confronto civile e corretto tra gli operatori dell’informazione e le istituzioni trovi l’eco che merita, affinchè il dialogo continui e anzi si arricchisca di sempre nuovi episodi, ma che in nessun modo possano fare da tappo al processo di democrazia di cui l’informazione è parte integrante. Il Comitato di Redazione di «Trentino», «Alto Adige» e «Corriere delle Alpi»