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Internazionale 11 Ott 2007

Gb, direttori quotidiani a Parlamento: non si fa giornalismo senza giornalisti

La carta stampata sopravvivrà all’avvento del web, anche se attualmente la qualità dell’informazione sui quotidiani a volte lascia a desiderare. Questo, in sintesi, il risultato dell’incontro fra i direttori di tre fra i maggiori quotidiani britannici e il comitato per le Comunicazioni della Camera dei Lord.

La carta stampata sopravvivrà all’avvento del web, anche se attualmente la qualità dell’informazione sui quotidiani a volte lascia a desiderare. Questo, in sintesi, il risultato dell’incontro fra i direttori di tre fra i maggiori quotidiani britannici e il comitato per le Comunicazioni della Camera dei Lord.

All’audizione parlamentare – convocata per esaminare l’impatto che internet sta avendo sull’industria dell’informazione - erano presenti Peter Wright, direttore del Mail on Sunday, Richard Wallace del Daily Mirror e Lionel Barber, del Financial Times. Wright da parte sua ha lanciato un allarme: molte testate hanno tagliato talmente il budget da non essere più in grado di mandare i reporter in giro per il mondo a coprire gli eventi principali, a scapito della qualità dell’informazione. “Alcuni giornali hanno ridotto i costi al punto che i giornalisti non escono più dalla redazione - ha detto il responsabile del domenicale del Daily Mail – Posso assicurarvi che noi continuiamo a mandare inviati, ma non credo che un giornale che non spedisce i propri giornalisti sul posto riesca a fornire un quadro completo di ciò che sta accadendo”. La risposta di Wallace non si è fatto attendere: il direttore del Mirror ha infatti criticato le scelte di quei quotidiani – Mail on Sunday compreso – che regalano cd e dvd per incrementare le vendite: “Il Mail – ha detto Wallace – ha speso un milione e 750 mila sterline per regalare un album di Prince e vedere le proprie vendite incrementate di 600 mila copie in una domenica. Solamente per vedere le vendite crollare esattamente di 600 mila copie la settimana successiva”. “L’industria dei quotidiani – ha aggiunto il responsabile del Daily Mirror – si è data la zappa sui piedi troppe volte negli ultimi anni, dicendo in pratica ai propri lettori che non è in grado di vendere qualcosa di veramente interessante, e di conseguenza regala un cd”. Wallace ha quindi spiegato che per contrastare il calo delle vendite il Mirror ha in programma un piano che riguarda l’edizione on-line del quotidiano: “Dobbiamo distinguere nettamente ciò che pubblichiamo on-line da ciò che finisce su carta. Non basta copiare sul web le stesse notizie che si trovano in edicola”. Per quanto riguarda invece il Financial Times, Barber ha detto di non aver riscontrato alcun deterioramento nella qualità del giornalismo dal 1999, anno in cui l’FT ha dato vita a una “redazione integrata” fra carta e web. “Ci piace essere flessibili – ha spiegato il direttore del quotidiano economico – Per questo abbiamo elaborato piani editoriali molto aggressivi per il 2008”. In generale comunque i tre direttori si sono detti fiduciosi sul futuro della carta stampata: “Sono assolutamente ottimista che il Daily Mail continuerà a vivere ancora a lungo, e che presto il calo delle vendite si fermerà definitivamente”. “Ci sono alcune novità per il futuro, come il display flessibile – ha aggiunto Wright - Ciò significa che forse un giorno la gente non vorrà più leggere un quotidiano stampato. Ma quel giorno non è ancora arrivato”. (9Colonne)

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