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Internazionale 11 Feb 2008

Free lance, in Usa nasce un sito per l’e-commerce degli articoli

Si chiama Reporterist.com e promette di essere la nuova frontiera made in Usa del giornalismo. Si tratta di una piattaforma web che permette ai freelance di mettere on-line e promuovere i propri articoli, che possono essere visionati e acquistati dai direttori in una sorta di eBay per giornalisti.

Si chiama Reporterist.com e promette di essere la nuova frontiera made in Usa del giornalismo. Si tratta di una piattaforma web che permette ai freelance di mettere on-line e promuovere i propri articoli, che possono essere visionati e acquistati dai direttori in una sorta di eBay per giornalisti.

L’idea è venuta a una giovane coppia, lei laureanda in giornalismo a Berkeley, lui ex ingegnere di Amazon, che ha pensato di “riempire un vuoto” nel business dei freelance. “Abbiamo parlato con molti direttori – spiega Bhanoo – e tutti ci hanno detto che con i tagli ai costi e al personale, c’è un crescente bisogno di ricorrere ai freelance, ma è difficile ottenere articoli di cui ci si può fidare ciecamente. Ogni direttore di giornale riceve qualcosa come 500 e-mail al giorno, e non c’è il tempo materiale per leggerle tutte e scovare un buon pezzo”. Secondo la studentessa, Reporterist è l’anello mancante della catena, che permette uno scambio più diretto fra giornalisti e direttori. I freelance infatti possono proporre un proprio pezzo a una specifica pubblicazione, e dare due settimane di tempo per leggerlo e decidere se pubblicarlo. Si può inoltre scegliere di mettere altre testate “in lista d’attesa”, in caso la prima rifiuti l’articolo. La differenza con eBay, tiene a sottolineare la Bhanoo, è che non si fanno aste: “L’intenzione è di non trasformare il sito in una sorta di eBay. E anche se si può stabilire un pagamento minimo per ogni articolo, non avrebbe senso fare un’asta, perché le varie testate tendono a pagare un compenso fisso”. Presto però sarà implementata un’opzione che permetterà ai giornalisti di ricevere il pagamento in tempo reale, non appena il direttore clicca sul tasto “compra”. A Reporterist va una percentuale vicina al 10% per ogni articolo venduto. (9Colonne)

@fnsisocial

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