"Nessun giornalista è mai arrivato, nemmeno quando raggiunge un posto di lavoro o un incarico che lo proietta in prima fila, ma questo vale ancora di più per chi si occupa di informazione religiosa". Lo ha affermato il segretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, presentando il volume 'Giornalismo e religione', edito dalla Libreria Editrice Vaticana e ha sottolineato: "Tutti dobbiamo lasciare la prima fila ai fatti, ma per fare il vaticanista serve soprattutto una preparazione specifica".
Per il leader della Fnsi, il libro è uno strumento utile "per le scuole di giornalismo, che dovrebbero inserire anche questa 'disciplina qualificata'", cioè contribuire a formare "una figura professionale specializzata, quale è quella del vaticanista". (Il segretario della Fnsi ha anche sottolineato come questo libro faccia finalmente giustizia dell’atteggiamento tenuto negli anni dalla Chiesa nei confronti dei media). Alla iniziativa era presente anche Gigi Ronsisvalle membro della Giunta Fnsi ed autore di vari articoli ripresi nel libro "Giornalismo e religione".
"La professione non ha bisogno di giornalisti tuttologi ma di giornalisti preparati", ha ricordato Siddi citando nel volume un intervento del direttore della Lev, don Giuseppe Costa, che commenta il famoso invito del cardinale Carlo Maria Martini, "l'informazione religiosa dovrebbe essere affidata ai giornalisti sportivi, in modo da liberarla da tanti condizionamenti".
In merito, conversando con i giornalisti, don Costa ha ricordato però che "i giornalisti debbono essere sì equidistanti ma anche competenti", cioè "c'è un problema serio di formazione", che emerge, ha spiegato il direttore della Lev anche "nella recente vicenda della pubblicazione di documenti riservati sottratti illegalmente".
Coordinando il dibattito nella sede della Fnsi, Vania De Luca, presidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana, si è riferita anche lei all'episodio, ma ha citato invece il cardinale Angelo Bagnasco che ieri aveva definito la pubblicazione dei documenti come "azioni criminose", con "un richiamo - ha detto De Luca – che dovrebbe far riflettere tutti noi giornalisti".
Anche Angelo Scelzo, sottosegretario al dicastero vaticano per le comunicazioni sociali, si è associato, intervenendo alla presentazione, "alla condanna della Sala Stampa della Santa Sede e del cardinale Bagnasco, a questo patto scellerato tra giornalista e fonti".
"Siamo davanti - ha detto - a un fenomeno preoccupante, ingigantito dalla sinergia tra media e editoria libraria". Il giornalismo religioso, ha concluso, "è tutt'altra cosa. È arrivato però il momento di andare a una verifica serena sul suo stato di salute". (22 maggio - AGI)
Giornalismo e Religione. Storia, Metodo e Testi
di Giuseppe Costa, Giuseppe Merola e Luca Caruso
Pagg. 840 + 56 a colori -Libreria Editrice Vaticana 2012, euro 35
Rivivono in questo volume oltre sessant'anni di informazione sul fatto religioso in Italia. "Una articolata lettura storica delle vicende, non soltanto ecclesiali, del nostro Paese e del mondo (...), un quadro dei temi, problemi e argomenti che interessano l'insieme dell 'informazione detta religiosa, i personaggi, le cronache, le tensioni, le emozioni, gli interrogativi" (Angelo Paoluzi, nella Prefazione al volume).
Giomalismo e Religione, il nuovo libro di Giuseppe Costa, Giuseppe Merola e Luca Caruso, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, presenta una approfondita analisi su questo non facile genere giornalistico, che vede affiancate cronaca e fede.
Il volume ha inizio con un ampio saggio introduttivo sulla notizia in generale e religiosa in particolare, cui segue una dettagliata ricostruzione storica dal 1950 ad oggi attraverso i principali avvenimenti della Chiesa. Si apre quindi l'antologia di interviste ed articoli, firmati da 63 giornalisti, vaticanisti ma non solo, che in un arco temporale di oltre sei decenni si sono misurati con i temi della fede, della spiritualità, del mondo vaticano. 152 articoli dai quali emerge una profonda varietà stilistica e di pensiero, che denota la ricchezza di prospettive e l'interesse suscitato da questo settore del giornalismo, fornendo una cronaca particolareggiata e avvincente di personaggi ed eventi.
Seguono 19 interviste a professionisti del giornalismo e della comunicazione, italiani e stranieri, appartenenti a varie generazioni e operanti in diverse realtà mediatiche, che narrano la loro esperienza professionale, offrendo un panorama variegato di competenze e di opinioni.
Il libro è impreziosito da un saggio sul fotogiornalismo religioso redatto dal fotografo Giovanni Chiaramonte, e da due inserti fotografici. Il primo presenta una selezione di prime pagine dei quotidiani riguardanti le elezioni dei Papi, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI. Il secondo una serie di fotonotizie sul tema religioso tratte dall' Ansa e dagli archivi di alcuni fotografi specializzati nel settore.
Concludono il volume gli apparati bibliografico e sitografico, gli indici dei nomi e delle testate.
Questo nuovo testo della Libreria Editrice Vaticana, per ampiezza e qualità di offerta, rappresenta pertanto un unicum, che ne fa un vero e proprio manuale per università e corsi di comunicazione.
Giomalismo e Religione è un'opera destinata a tutti coloro che operano nell'universo dei mass media o s'interessano di informazione, che diviene testimonianza del percorso non certo lineare della notizia religiosa, e stimolo "a migliorare il servizio alla Verità di quanti sono chiamati ad occuparsi di questo genere giornalistico" (dalla Premessa degli Autori).