Franco Siddi presidente della Fnsi, da Maroni un segnale: ma non basta
5 ottobre 2001. ASCA - ''Adesso Maroni e Luca di Montezemolo parlino chiaro. Confronto subito, in tempi certi: questa è seria assunzione di responsabilità. Il tempo sta scadendo. La pirateria imprenditoriale non può rappresentare l'anima delle imprese dell'editoria''. Lo ha affermato Franco Siddi presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) nel suo intervento conclusivo a chiusura del terzo congresso dei giornalisti dell'Associazione della stampa di Puglia a Santa Maria di Leuca (Lecce). ''La Fieg -ha sottolineato Siddi- deve dare un concreto segnale di svolta nel rapporto con le parti sociali. In caso contrario dovrà assumersi la responsabilità di un confronto chiaro, duro. E il Governo non potrà fare da spettatore fintamente innocente, negando al settore e agli operatori professionali parità di trattamento delle politiche di tutela sociale e di sviluppo''. Per l'editoria e per il lavoro giornalistico, condizione primaria della libertà e qualità dell'informazione, siamo al tempo della svolta. O si cambia insieme, con regole condivise e nel rispetto di patti liberamente sottoscritti -ha messo in giardia Siddi-, o sarà chiaro che i poteri forti saranno definitivamente colpevoli di una mutilazione grave al sistema dell'informazione, al valore di un bene speciale che attiene al sano funzionamento della democrazia nel nostro paese''. ''Questo -ha detto ancora Siddi- dev'essere il tempo del coraggio. Non bisogna avere paura di un tavolo negoziale serio di tipo strategico, cosi' come i giornalisti non dovranno avere timore del ricorso all'arma dello sciopero se questa strada resterà impraticabile''. ''Il Ministro del lavoro Maroni ha dato un segnale –ha concluso Siddi- annunciando un incontro sui temi caldi. Si attendono coerenti passaggi concreti e tempi definiti. Gli Stati generali dei giornalisti, lunedì e martedì prossimi a Roma, sapranno -ne sono certo- parlare chiaro, con forza ad una sola voce''.