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Fnsi 25 Gen 2006

Franco Siddi: “Il messaggio del Papa incoraggia il ruolo sociale dell’informazione”

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi ha dichiarato: “L’informazione è un bene essenziale per qualsiasi persona che si voglia titolare dei diritti di cittadinanza, tanto che nella società contemporanea o si è cittadini informati o non si è cittadini.

Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi ha dichiarato: “L’informazione è un bene essenziale per qualsiasi persona che si voglia titolare dei diritti di cittadinanza, tanto che nella società contemporanea o si è cittadini informati o non si è cittadini.

Alcuni spunti del messaggio del Papa Benedetto XVI per la quarantesima giornata mondiale per le comunicazioni sociali incoraggiano quanti, professionalmente da operatori o socialmente da persone impegnate, considerano il ruolo sociale dell’informazione molto più che un assunto giuridico normativo. L’informazione è certamente cosa ben diversa da una qualsiasi merce da manipolare per soli scopi di profitto o per coltivare interessi estranei alle necessarie autonomie del suo contenuto e alla finalità di rendere le persone veramente libere, grazie alla conoscenza, nelle proprie valutazioni. Il nuovo richiamo alla cooperazione e alla corresponsabilità di Papa Benedetto XVI, che segue a un anno di distanza quello analogo del suo predecessore Giovanni Paolo II, assume il significato di un'azione permanente, particolare e coraggiosa della Chiesa Cattolica. Si dà un senso profondo alla media education, ossia alla “formazione ad un uso responsabile e critico dei media”, che “ aiuta le persone a servirsene in maniera intelligente e appropriata”. Ma, in questa operazione, viene riconosciuta fondamentale l’attenzione che dev’essere posta a una scrupolosa attenzione all’uso delle risorse pubbliche e all’adempimento delle cariche pubbliche”. La buona informazione può e dev’essere scomoda, aderente alla verità, proposta con i criteri della lealtà, della correttezza, della trasparenza. Non bastano le risorse tecnologiche. Esse hanno sempre bisogno di mani intelligenti azionate da professionalità adeguate. I giornalisti hanno un ruolo importante e hanno anche bisogno di essere messi in condizione di svolgere al meglio la missione sociale e culturale dell’informazione libera. Censure, divieti di accesso alle fonti di informazione, precarietà del lavoro sono nemiche della verità e della libertà. Il messaggio del Papa, certo destinato in primo luogo al mondo cattolico perché assuma ogni media come rete di comunicazione, comunione e cooperazione, si apre alla riflessione di tutti gli operatori del sistema, di cui può e deve essere valorizzata la ricchezza del pluralismo”.

@fnsisocial

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