“France Soir” va avanti, Riffeser annuncia il rilancio della testata
Parigi, 23 ottobre 2002. ANSA – ‘France Soir’, lo storico quotidiano fondato nel 1944, e dal dicembre 2000 proprietà della Poligrafici editoriale, va avanti. Non ci sarà il temuto deposito di bilancio, e i sindacati hanno accolto con una certa soddisfazione l'annuncio da parte della direzione che è in corso una trattativa con Publicis, il primo gruppo di pubblicità in Francia, che mira a rilanciare il giornale secondo una nuova formula. La decisione di continuare le pubblicazioni è stata resa nota nel corso di un'assemblea generale di Presse Alliance, la società editrice, che ha "preso atto di certe recenti evoluzioni favorevoli" come la concessione di una sovvenzione di 2,150 milioni di euro, da parte del ministero della cultura, a titolo di aiuto alla stampa. Una nuova assemblea generale è stata fissata per l'8 novembre, perché, si legge in un comunicato, l'editore "ha bisogno di ulteriori informazioni sui negoziati in corso". La direzione del giornale sta trattando con Medias e Regies Europe, uno dei poli di Publicis - al quale è stato presentato il nuovo progetto editoriale - per rilanciare il titolo, e non esclude "che il negoziato si possa concretizzare in una formula di società pubblicitaria comune". Un segnale importante anche per i sindacati: "se Publicis investe in France soir', il giornale tornerà nella corte dei grandi", afferma un sindacalista. Mentre in genere la parte degli introiti pubblicitari in un quotidiano si avvicina, o supera, il 50%, quella di ‘France soir’ non raggiunge il 10%. Il progetto, di cui è promotore Philippe Bouvard, un giornalista francese 'storico' e molto amato, prevede che un terzo di ‘France soir’ sia legato all'attualità televisiva, un settore non sfruttato da un quotidiano, che mantiene la sua vocazione di quotidiano popolare d'informazione. ‘France soir’ ha dimezzato le perdite, ma non è ancora in equilibrio. A settembre la direzione aveva annunciato un piano di ristrutturazione per ridurre le perdite del 40%, che prevedeva tra l'altro un taglio dei collaboratori. Il corpo redazionale aveva reagito con una settimana di sciopero.