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L'Ospedale Infantile Regina Margherita (Foto: regione.piemonte.it)
Libertà di informazione 19 Ago 2024

Fotografo de La Stampa preso a pugni a Torino, la solidarietà della redazione e della Fnsi

Maurizio Bosio è stato aggredito martedì 13 agosto 2024 dai parenti della piccola Esmeralda, la bimba di due anni purtroppo investita il giorno prima al parcheggio dell'ospedale San Giovanni Bosco e poi deceduta.

Martedì 13 agosto 2024 il fotografo de La Stampa Maurizio Bosio è stato aggredito a Torino dai parenti della piccola Esmeralda, la bimba di due anni purtroppo investita il giorno prima al parcheggio dell'ospedale San Giovanni Bosco e poi deceduta al Regina Margherita. A dare la notizia è la redazione del quotidiano torinese. «Un'aggressione brutale quanto insensata», scrivono i giornalisti. «Maurizio – spiegano – è stato spintonato e preso a pugni ed è stato poi soccorso nello stesso ospedale. I medici che lo hanno visitato gli hanno riscontrato la rottura del setto nasale e gli hanno dato una prognosi di 14 giorni».

Bosio fa parte dell'agenzia Reporters, che lavora per La Stampa. In mattinata aveva documentato la vicenda della bambina. «Quando intorno all'ora di pranzo si è diffusa la notizia della morte, ha posato la macchina fotografica e si è avvicinato al padre della piccola con il massimo rispetto per porgergli le sue condoglianze. Purtroppo in quel momento è stato aggredito», si legge ancora su lastampa.it.

In rappresentanza di tutto il corpo redazionale, il Comitato di redazione de La Stampa ha espresso «vicinanza e solidarietà a Maurizio. Si tratta – scrive il Cdr – di un episodio grave, l'ennesimo, che ancora una volta sottolinea il pesante clima di tensione e diffidenza in cui siamo costretti a lavorare. Un clima intollerabile perché la nostra unica colpa, se così possiamo definirla, è quella di dare conto ai lettori di ciò che accade, con scrupolo e puntualità. Quello che continueremo a fare. A Maurizio tutta la nostra solidarietà e l'invito a non mollare».

A Bosio la solidarietà anche della Fnsi, con il presidente Vittorio di Trapani che su X riferisce di aver sentito al telefono il fotografo, e del presidente dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte, Stefano Tallia, che, sempre sui social, denuncia «l'ennesimo campanello d'allarme di un clima sempre più ostile nei confronti di chi fa informazione. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza a Maurizio – scrive – non posso che augurarmi che i responsabili di questo intollerabile gesto di violenza vengano individuati e chiamati a rispondere delle loro azioni».

@fnsisocial

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