Fondo di Previdenza Complementare Fino al 30 novembre sarà possibile scegliere il comparto d’investimento
Entro il prossimo 30 novembre i giornalisti iscritti al Fondo devono, se non l'hanno già fatto, scegliere il comparto nel quale investire la loro contribuzione al Fondo di Previdenza Complementare dei Giornalisti Italiani. Il Fondo ha operato dal 1999 ad oggi attraverso un monocomparto. L’intero flusso monetario, proveniente periodicamente dalla contribuzione degli iscritti, è stato suddiviso in parti uguali tra i due gestori finanziari (SanPaolo IMI e Ing) i quali hanno realizzato i loro investimenti nell’ambito di un ‘asset allocation’ definito dal Consiglio di amministrazione del Fondo. Questo ‘asset allocation’, di natura prudente, era costituito da un 80% di titoli obbligazionari e da un 20% di titoli azionari. In base alle disposizioni dell’organismo di vigilanza ed alle possibilità previste dalla legge e dallo statuto, il Consiglio di amministrazione del Fondo ha ritenuto opportuno offrire ai propri iscritti la possibilità di una scelta più articolata degli investimenti dei capitali contributivi, maturati e maturandi. Tre i comparti individuati. Fermo restando l'attuale comparto prudente, sono stati previsti anche un comparto definito conservativo, il cui ‘asset allocation’ è composto dal 100% di titoli obbligazionari, ed un comparto definito mix (‘asset allocation’ al 60% di titoli obbligazionari ed al 40% di titoli azionari). Quest'articolazione in comparti risponde all’esigenza degli iscritti di poter dapprima scegliere e poi, nel tempo, modificare il comparto di appartenenza, in ragione dell’età e della propensione al rischio. Se infatti i titoli azionari possono produrre nel lungo periodo interessi consistenti - ma ancor più determinare, nel breve, perdite di capitale -, al contrario le obbligazioni possono garantire un rendimento seppur più contenuto o almeno una ragionevole tenuta. In linea di massima, quindi, un giornalista all’inizio della professione o che comunque abbia davanti a sé un lungo periodo di lavoro, propende per un investimento più rischioso e dunque sceglie il comparto mix. Invece, sempre in linea generale, un giornalista con una prospettiva di pensionamento entro cinque anni garantisce meglio i suoi risparmi scegliendo il comparto conservativo. Il Fondo ha più volte invitato gli iscritti a scegliere la linea d'investimento preferita, in vista del passaggio al multicomparto. Ora quel momento sta per arrivare. Numerosi colleghi hanno già effettuato la scelta, ma molti altri no. Come abbiamo in più occasioni ricordato, in assenza di una indicazione specifica la posizione individuale del singolo giornalista iscritto continuerà ad essere gestita nell’ambito dell’attuale comparto prudente. I colleghi che intendono restare nel comparto prudente possono dunque avvalersi della formula del silenzio/assenso. L'indicazione di una data limite è indispensabile per avere una fotografia certa dei voleri dei colleghi e procedere alla suddivisione in quote ed alla successiva destinazione delle quote ai tre segmenti. Il multicomparto, già definito sotto gli aspetti tecnici, passerà alla fase operativa con il prossimo esercizio finanziario, tra la fine di febbraio ed il marzo 2003. Pertanto, ferma restando la possibilità per ogni iscritto di modificare ogni anno la scelta del comparto, è necessario che tutti gli iscritti, i quali intendano modificare il comparto di appartenenza, lo facciano entro il 30 novembre 2002, comunicando al Fondo la propria decisione attraverso la Scheda E (scaricabile dal sito del Fondo www.previcomp-giornalisti.it) Il Presidente Marina Cosi