Ridefinire l'accesso alla professione, combattere lo sfruttamento del precariato, lavorare insieme nel rispetto dei ruoli: questi i temi della prima riunione del coordinamento degli enti di categoria in Toscana (Associazione Stampa Toscana, Ordine dei giornalisti, Inpgi e Casagit), svoltasi nella sede dell'Assostampa in un clima di soddisfazione per la ritrovata concordia, a livello nazionale, fra gli stessi enti.
Sandro Bennucci, presidente Ast, ha accolto in associazione Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e il vertice nazionale dell'Ordine composta dal presidente Carlo Verna, dalla vicepresidente (toscana) Elisabetta Cosci, dal segretario Guido D'Ubaldo, con il presidente del Consiglio dell'Ordine della Toscana, Carlo Bartoli.
È stata sottolineata con soddisfazione la ritrovata unità fra sindacato e Ordine a livello nazionale (in Toscana c'è sempre stata forte condivisione). Carlo Verna ha lanciato la proposta di una sessione fiorentina del Consiglio nazionale dell'Ordine, dedicata a un aggiornamento dei contenuti della Carta di Firenze nel senso di un contrasto ancora più deciso a tutte le forme di sfruttamento.
Verna e Lorusso insieme hanno voluto mandare da Firenze un messaggio sulla necessità di riscrivere l'accesso alla professione, aggiornando la legge datata 1963 e guardando con più attenzione ai nuovi giornalisti, evitando che finiscano a fare le "riserve" dentro e fuori le redazioni.