Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell'Associazione Stampa Toscana denunciano, «non senza indignazione, la gravissima aggressione subita sabato 31 ottobre dal fotoreporter Tommaso Germogli, de La Nazione, che stava facendo un servizio al mercato di Scandicci su assembramenti e rispetto delle norme anti-Covid. Tommaso – spiega il sindacato regionale – è stato preso a pugni, a quanto pare da un venditore ambulante, ed è stato portato in ospedale, dove gli è stato diagnosticato trauma cranico guaribile in 7 giorni. Sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando sull'episodio. Che è gravissimo e ripropone il rischio al quale sono sottoposti i giornalisti in prima linea. Giornalisti che hanno lavorato nel centro di Firenze invaso dalla guerriglia, per raccontare e documentare».
L'Associazione Stampa Toscana, «oltre ad augurare una pronta guarigione a Tommaso, il più giovane di una generazione di fotoreporter», rivolge «un nuovo appello al prefetto, Laura Lega, e alle forze dell'ordine affinché – auspica l'Assostampa – il lavoro dei giornalisti venga tutelato nel modo dovuto».
Il sindacato, infine, «si rivolge anche a politici e amministratori, perché vengano evitati certi riferimenti al mondo dell'informazione, che in momenti delicati come questo possono essere fraintesi, esponendo chi deve lavorare in mezzo alla gente per raccontare, a reazioni vigliacche, scomposte, inaccettabili».