Fiengo e Serventi sulla libertà al Corriere della Sera
Fiengo, libertà Corsera non sia intaccata 2 maggio. ANSA - ''Vi chiedo ufficialmente che la libertà del Corriere della Sera non sia intaccata''. Così Raffaele Fiengo, componente del Cdr del quotidiano di via Solferino, è intervenuto nel corso dell'assemblea dei soci di Hdp, che controlla la Rcs. ''Abbiamo chiesto un board of trustees, siamo andati anche da Mediobanca e tutti hanno detto sì - ha aggiunto Fiengo - ma nessuno ha agito di conseguenza''. La tradizionale indipendenza del Corsera ''rimane, ma ci sono però pressioni e interferenze che si fanno ogni giorno più forti e che trovano resistenza nell'orgoglio degli oltre 360 giornalisti e 1.000 collaboratori''. ''I commenti degli articoli di fondo del Corriere - ha aggiunto Fiengo - non sono contro il governo Berlusconi, ma noi abbiamo intenzione di non nascondere nulla, anche ciò che non è gradito a Palazzo Chigi. Abbiamo avuto telefonate di protesta e anche di personaggi inquisiti che hanno detto alla direzione: 'siete servi della Procura'''. Per quanto riguarda il patto di sindacato di Hdp, Fiengo ha detto che: ''si legge sui quotidiani che il patto si aprirà a uomini vicini al presidente del Consiglio. Anche voi avete doveri che vanno oltre i semplici interessi monetari e non siete estranei alla minaccia della libertà di informazione''. Un rischio che è stato rilevato, secondo Fiengo anche dallo stesso Cesare Romiti che nei giorni scorsi ''ha lanciato un allarme''. Caso Corriere: Serventi Longhi, è gravissimo 3 maggio. ANSA - ''Ciò che sta accadendo al Corriere della Sera è gravissimo''. Lo ha detto il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, riferendosi a quanto sostenuto dal Cdr del quotidiano di via Solferino, secondo cui sarebbe in atto, da parte del Governo, una 'manovra' di avvicinamento al quotidiano. ''Se è vero, come penso lo sia - ha aggiunto Serventi Longhi, parlando con i giornalisti stamani a Firenze a margine di un convegno sulla libertà di stampa - che si sta tentando di intervenire sia sull' assetto proprietario e societario che sull'informazione e la qualità del prodotto giornalistico di questo storico e grande quotidiano, credo che siamo davvero in un momento drammatico per la vita di questo Paese. Questo - ha proseguito il segretario - era già successo molti anni fa quando una organizzazione segreta corrispondente al nome Massoneria P2, tentò di impadronirsi di questo giornale e delle leve dell' informazione. Credo che se qualcuno tenterà una operazione del genere saranno i cittadini a rispondere, non tanto e non solo noi giornalisti. La mobilitazione - ha proseguito ancora Serventi Longhi - dovrà essere totale così come è totale la mobilitazione di oggi per difendere il servizio pubblico radiotelevisivo e complessivamente tutto il mondo dell'informazione libera''.