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L'articolo di Libero contestato dal giornalista Claudio Gerino
La polemica 22 Lug 2019

Feltri, la campagna di Borrometi e Ruotolo fa proseliti: un'altra autosospensione dall'Ordine

«Mai, in tutti questi anni, difficili e complicati per la nostra professione, ho visto scendere così in basso la dignità  del nostro lavoro», scrive il giornalista Claudio Gerino al presidente Verna. La protesta contro il titolo di 'Libero' sulla presunta mancanza di reggiseno di Carola Rackete durante l'interrogatorio davanti ai Pm di Agrigento.

«Caro Presidente, così come hanno già fatto Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi, ho deciso anch'io di autosospendermi dall'Ordine nazionale dei giornalisti perché mi considero incompatibile con l'iscrizione all'albo professionale di Vittorio Feltri. Ritengo gli scritti e il pensiero del direttore Feltri veri e propri attentati alla dignità del giornalista». È quanto scrive il giornalista Claudio Gerino in una lettera inviata al presidente del Cnog, Carlo Verna e, per conoscenza, alla presidente dell'Odg Lazio Paola Spadari e al segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso.

«So bene – prosegue il giornalista – che l'autosospensione non è contemplata nell'ordinamento del nostro Albo, ma si tratta di un atto politico-professionale a difesa della nostra categoria e dei codici deontologici ed etici che ci siamo dati. Sono iscritto all'Odg da almeno 42 anni, prima come pubblicista e poi, dal 1983, come professionista. E ho sempre pagato regolarmente le quote. Mai, in tutti questi anni, difficili e complicati per la nostra professione, ho visto scendere così in basso la dignità del nostro lavoro. Non riporto quanto già denunciato dai colleghi Ruotolo e Borrometi, aggiungo solo l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, la pruriginosa titolazione di 'Libero' sulla presunta mancanza di reggiseno di Carola Rackete durante l'interrogatorio davanti ai Pm di Agrigento».

Rilevando che «anche la raccolta di firme per la messa sotto accusa disciplinare di Feltri, a tutt'oggi, non ha visto alcun tipo di reazione da parte dell'Ordine dei giornalisti, se non il solito appellarsi a norme, tempi e statuto», incalza Gerino, «l'atto - tutto politico/professionale - di autosospendermi dall'Odg resta l'unica strada da percorrere per testimoniare la mia lontananza da un modo di fare giornalismo che è contrario a tutti i principi etici e deontologici a cui mi sono sempre attenuto in tutti questi anni. So già la risposta che verrà data a questa mia missiva. 'Smetti di fare il giornalista', la stessa che il presidente Verna, di fatto, ha dato ai colleghi Ruotolo e Borrometi. Eh no, mi spiace, pur da pensionato, continuerò a scrivere per il giornale che, almeno fino al 2020, mi ha offerto un contratto di collaborazione. Continuerò a scrivere comunque, anche dopo. Rispettando non solo i codici etici e deontologici della nostra categoria, ma anche tutte le regole economiche e normative previste».

Conclude il giornalista: «Le chiacchiere, in questo caso, stanno a zero. O l'Ordine apre formalmente e rapidamente un provvedimento disciplinare nei confronti di Vittorio Feltri (e, se del caso, verso tutti quei giornalisti che non rispettano i codici deontologici professionali, indipendentemente dalla posizione politica, dall'appartenenza a questa o a quella testata), oppure dovrà aprirlo nei miei confronti. A voi la scelta».

@fnsisocial

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