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Internazionale 26 Feb 2008

Economist perde battaglia per dominio internet

L’Economist ha perso la battaglia – o quantomeno il primo round – per ottenere l’utilizzo del dominio internet TheEconomist.com.

L’Economist ha perso la battaglia – o quantomeno il primo round – per ottenere l’utilizzo del dominio internet TheEconomist.com.

La World Intellectual Property Organization, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa proprio di decidere su eventuali abusi nel campo dei domini web, ha infatti respinto il reclamo presentato dal settimanale londinese nei confronti di Jason Rose, che nel 1996 aveva registrato da Chicago il dominio theeconomist.com per dare vita a un sito web dedicato in gran parte all’ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan. Nel ricorso alla Wipo, l’Economist sostiene che il nome del dominio è identico al marchio registrato della rivista, e che la persona che lo ha registrato non detiene nei suoi confronti interessi legittimi. Secondo quanto si apprende dai documenti della Wipo, l’Economist apprese dell’esistenza del dominio di Rose per la prima volta nel 2001, e contattò l’uomo per acquistarne i diritti. In mancanza di una risposta del diretto interessato, la testata londinese ha atteso lo scorso agosto prima di contattare nuovamente Rose, e offrirgli tramite un intermediario 500 dollari in cambio del dominio. Di fronte al rifiuto dell’americano, l’Economist si è rivolta alla Wipo, che ha però deciso in favore di Rose, accettando la tesi dell’uomo che sostiene di aver appreso dell’esistenza dell’Economist britannico solo molto dopo aver acquistato il dominio. Secondo l’organizzazione, l’Economist non è infatti riuscito a dimostrare che la controparte ha agito in malafede, e nonostante “alcuni ragionevoli dubbi” ha deciso che il dominio theeconomist.com rimanga in possesso di Rose. (9Colonne)

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